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Interviste

Esclusiva: Massimo Moratti

Davide Sacchetti ha intervistato per Calcissimo.com l’ex patron dell’Inter…

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Esclusiva: Massimo Moratti si racconta

Esclusiva: Massimo Moratti

“Chivu è un interista vero. Gattuso in Nazionale? Non lo conosco da allenatore. Mourinho? Meritava di scegliere”

Davide Sacchetti ha intervistato in esclusiva (Clicca QUI per altre interviste) per Calcissimo.com Massimo Moratti, storico presidente dell’Inter, protagonista del ciclo più vincente della storia nerazzurra, culminato con il Triplete del 2010. Con lui abbiamo parlato dei tanti cambi sulle panchine, dell’importanza di una dirigenza presente e di campioni come Ibrahimovic, Eto’o e Mourinho.

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Esclusiva: Massimo Moratti si racconta a Calcissimo

Un valzer inevitabile

Come sta vedendo i cambi sulle panchine?
«All’Inter il cambio mi sembrava obbligatorio, perché il ciclo era finito. Mi pare sia stata fatta una scelta intelligente: Chivu è un ragazzo interista, si dedica alla squadra con passione ed è bravo. Per quanto riguarda le altre squadre, Allegri è una garanzia per il Milan, mentre la Roma con Gasperini ha un tecnico protetto da Ranieri e capace di esprimere il suo gioco.»

Una presidenza presente fa la differenza

Quanto è importante avere una presidenza che segue la squadra e conosce la storia della società?
«Guarda, il Napoli ha una presidenza diretta e va meglio degli altri perché le decisioni sono più rapide. L’allenatore sa di parlare con chi comanda davvero e i giocatori sanno bene chi ha in mano la situazione.»

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Come affrontare la fine di un ciclo

Come si gestisce un periodo di fine ciclo?
«Alla fine di un ciclo importante, dopo una sconfitta come quella in finale di Champions, ci possono essere dichiarazioni a caldo. Sta alla dirigenza capire se si tratta solo di nervosismo o se serve davvero intervenire in profondità.»

Gattuso e Mou

Gattuso in Nazionale? Non lo conosco da allenatore

Cosa ne pensa di Gattuso sulla panchina della Nazionale?
«Non lo so, non lo conosco abbastanza come allenatore. Come giocatore era pieno di buona volontà, di carattere. Ma da allenatore non lo conosco, quindi non saprei dare una risposta.»

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Mourinho via dall’Inter: nessuna sorpresa

Quando ha saputo che Mourinho se ne sarebbe andato dall’Inter, cosa gli ha detto?
«Gli ho detto che, siccome aveva vinto tutto, si meritava di scegliere quello che voleva. Quindi se n’è andato vincendo tutto ed eravamo d’accordo.»

Ibra ed Eto’o, due leader diversi ma vincenti

Come si gestiscono due campioni come Ibrahimovic ed Eto’o in uno spogliatoio, in periodi diversi?
«I due hanno rappresentato due momenti bellissimi e diversi dell’Inter. Ibrahimovic ci ha fatto vincere tre campionati, Eto’o la Coppa dei Campioni. Sapevano di essere forti, ma non erano difficili da gestire: vedevano che la squadra vinceva e quindi erano trascinatori.»

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A cura di Davide Sacchetti

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