Juventus
Locatelli arrabbiato, ma sono solo parole
A chiacchiere son bravi tutti e quelle dell’ex Sassuolo, come di chiunque altro, se le porta via il vento…
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2 mesi agoon

Locatelli arrabbiato nel post Como-Juve, ma quelle del capitano bianconero sono solo parole di circostanza, le solite…
Non si può dire non ci metta la faccia, si prende la responsabilità di analizzare la sconfitta che il suo allenatore si rifiuta di spiegare e questo gli va riconosciuto!
Ma a chiacchiere son bravi tutti e quelle dell’ex Sassuolo, come di chiunque altro, se le porta via il vento…
Servono attributi, le chiacchiere, appunto, stanno a zero! Questo ritornello ci ha stancato: “Dobbiamo lavorare di più e meglio”, ma poi il risultato è sempre lo stesso!
Basta scuse, basta alibi, basta!!! Loca è anche un bravo ragazzo, educato e perbene, ma per vestire la maglia della Juve e portare la fascia al braccio ci vuole altro!
Locatelli arrabbiato, ma la rabbia bisogna trasformarla in punti!
“Non possiamo permetterci di perdere queste partite, sono arrabbiato per come abbiamo giocato.
Abbiamo sbagliato dei dettagli che poi fanno la differenza”. Il capitano della Juve Manuel Locatelli non nasconde la sua delusione per la sconfitta di Como:
“La cosa importante è sistemare queste cose – ha proseguito a Dazn – Ne abbiamo parlato col mister, ora dobbiamo pensare al Real.
Probabilmente cambierà qualcosa, quello lo deciderà il mister. Noi dobbiamo cercare di alzare la testa, di lavorare.
È vero che ci sono tante partite in un mese ma quando indossi questa maglia hai l’obbligo di cercare di vincerle senza alibi, senza scuse.
Bisogna migliorare, dare di più di quello che stiamo dando. Abbiamo l’occasione per farlo col Real Madrid e bisogna viverla così.
Questa partita è andata, siamo arrabbiati, ma l’unica cosa che possiamo fare è lavorare, migliorare quei dettagli di cui parlavo prima.
Secondo me sbagliamo alcune scelte importante negli ultimi metri, bisogna essere un po’ più cattivi e questo vale per tutti e non solo per gli attaccanti. Bisogna analizzare quello che abbiamo sbagliato”.















