Milan
Allegri torna allo stadium: “Ringrazio il pubblico”
Published
2 mesi agoon
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Luca Boate
Allegri torna allo stadium e porta a casa un solo punto, ma ci tiene a ringraziare il pubblico per l’accoglienza molto calorosa.
Il ritorno di Massimiliano Allegri allo Stadium è agrodolce. Da una parte gli applausi del suo vecchio pubblico e il punticino portato a casa. Dall’altra un po’ di rammarico per le occasioni fallite dal suo Milan, a partire dal rigore fallito da Pulisic:
“Non ho visto nemmeno come ha calciato, ma non è l’errore in sé, i rigori si sbagliano. E’ che abbiamo fatto un primo tempo equilibrato, dove loro hanno chiuso molto bene gli spazi e la circolazione della palla era molto lenta, ma soprattutto attaccavamo poco la linea difensiva con i centrocampisti.
Nel secondo tempo secondo me siamo cresciuti anche fisicamente e abbiamo avuto diverse occasioni anche se la prima occasione l’hanno avuto loro sulla palla rimasta dentro l’area dove ha fatto una grande parata Maignan su Gatti. Poi però nel momento decisivo in cui avevamo la Juventus in mano potevamo avere più cattiveria nel far gol. Il lato positivo è che non abbiamo preso gol, che allunghiamo la striscia positiva. Il lato negativo è che in un certo momento della partita bisogna essere cattivi”.
Allegri torna allo stadium
A che punto è Leao?
“La prima settimana di lavoro è stata questa qui dopo 45 giorni fuori. La settimana scorsa ho dovuto farlo entrare per necessità perché c’è stata l’espulsione di Estupinan, la sostituzione di Pulisic, per non buttarmi un cambio l’ho messo dentro e non ha fatto male. Poi ha lavorato bene tutta la settimana, deve trovare la condizione, perché abbiamo bisogno molto di lui e di Nkunku, giocatori tecnici che ci possono risolvere le partite”.
Il tridente
Pulisic con Leao e Nkunku è possibile?
“L’importante è che tutti siano in buone condizioni. In questo momento non è così, Nkunku perché è arrivato tardi, Leao si è fermato 45 giorni, ci vuole un pochino di pazienza. Adesso c’è la sosta della Nazionale e quando tornano vedremo. Poi è normale, più giocatori tecnici abbiamo dentro e meglio è, anche se nell’ultima mezz’ora i cambi diventano importanti”.
Cosa deve mettere Leao nel suo modo di giocare per fare l’attaccante?
“Non è che per lui sia una posizione nuova, se non sbaglio anche nel Lille, quando era ragazzo, giocava da centravanti. Il movimento che ha fatto sulla palla di Modric è stato un movimento da centravanti, ha fatto un taglio meraviglioso. Poi però quando arriva lì, uno come lui, con due occasioni deve fare gol, perché ha qualità tecniche. Deve fare un salto e determinare quando arriva al tiro, perché è importante per la squadra”.
Come è stato ritornare all’Allianz Stadium?
“E’ stato emozionante anche perché ho visto molte persone con cui ho lavorato che mi hanno sostenuto durante gli otto anni alla Juventus, con cui abbiamo gioito e pianto perché qualche volta abbiamo perso. E’ stato emozionante e divertente: devo solo ringraziare come devo ringraziare il pubblico che mi ha accolto bene. Ora sono al Milan e ci dobbiamo dare da fare. Il punto di stasera ce lo portiamo a casa, non abbiamo preso gol ma sicuramente potevamo fare qualcosa di meglio. Bisogna capire il momento della partita: quando si può azzannare l’avversario, va azzannato”.
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