VIDEO – L’antologia di Vujadin Boskov: tutte le perle del Generale!

Il suo calcio non esiste più, al pari della sua Patria, quella Jugoslavia che -per la classe e la varietà dei suoi interpreti- si era guadagnata l’appellativo di ‘Brasile d’Europa’. Eppure Vujadin Boskov -a dispetto della morte che lo ha colto oltre un anno e mezzo fa- è destinato a sopravvivere a tutto questo, trovando un posto speciale nel cuore di ogni sportivo che si rispetti.



Troppo bello il suo gioco, a tratti spumeggiante, troppo ricche di spirito le sue dichiarazioni post partita: così il tecnico serbo, Campione d’Italia con la Samp nel 1991, ha ‘inventato’ un nuovo modo di intendere il calcio, rimasto ancora cristallizzato nella memoria collettiva.



Di seguito alcune delle sue citazioni più celebri: 





1 — “Rigore è quando arbitro fischia” (la frase mito)

2 — “Chi ha sbagliato, Pagliuca?” (beccato da una telecamera dopo gol preso dalla Sampdoria)

3 — “Gullit è come cervo che esce dalla foresta”

4 — “Se io slego mio cane, lui gioca meglio di Perdomo” (avversario in un derby)

5 — “Benny Carbone con sue finte disorienta avversari ma anche compagni” (quando allenava il Napoli)

6 — “Non ho bisogno di fare diete, ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili”

7 — “Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite per 1-0”

8 — “In campo sembravamo turisti, con la differenza che per entrare allo stadio non abbiamo pagato biglietto”

9 — “Lombardo è come Pendolino che esce dalla galleria”

10 — “Loro come noi, due gambe e undici giocatori in campo. Più di noi hanno solo le Fiat” (prima di Samp-Juve)