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Gosens punta al mondiale

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Gosens punta al mondiale

Il centrocampista viola Gosens punta al mondiale 2026 e giura che farà di tutto per guadagnarsi la convocazione del ct.

Robin Gosens è stato il protagonista della giornata dedicata allo sport e ai giovani organizzata ieri a Emmerich, in Germania. Come riporta il portale tedesco NRZ, l’esterno della Fiorentina ha incontrato circa 125 ragazzi di età compresa tra i sei e i quattordici anni. Posando per le foto di rito e partecipando a una sessione di domande e risposte nelle quali Gosens ha confessato:

“Voglio assolutamente giocare in un Mondiale; mi manca ancora. Farò tutto il possibile per essere candidato per il torneo del prossimo anno”.

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Un ragazzo voleva sapere quanti cartellini rossi avesse visto in carriera:

“Nessuno finora, ma ne ho visti di giallorossi”. Ha risposto il trentenne tornato in Italia nell’estate del 2024 dopo una sola stagione in Bundesliga con l’1. FC Union Berlin e che ha concluso la scorsa stagione al sesto posto in Serie A con la Fiorentina.

“Tutta la mia famiglia si sente completamente a casa in Italia”, ha detto il nativo di Elten che poi ha detto anche cosa gli piacerebbe fare dopo il calcio: “Sicuramente qualcosa in psicologia, che è quello che ho studiato. E mi piacerebbe completare un Ironman un giorno”.

Durante la scorsa annata annata, Gosens ha dimostrato la sua versatilità e la sua propensione offensiva, collezionando 32 presenze in Serie A e realizzando 5 gol e 5 assist.

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Gosens punta al mondiale

Robin Gosens continua a dimostrarsi un calciatore fuori dal comune, non solo per rendimento in campo ma anche per il suo approccio umano e culturale. L’incontro con i giovani a Emmerich lo conferma: disponibile, genuino e ispiratore. Il suo desiderio di partecipare a un Mondiale è comprensibile — è l’unico grande torneo che gli manca — e, viste le prestazioni offerte alla Fiorentina nell’ultima stagione (32 presenze, 5 gol e 5 assist), ha tutte le carte in regola per farne parte. Interessante anche la sua sincerità sulla vita dopo il calcio: psicologia e Ironman non sono scelte comuni, ma ben rappresentano la sua profondità e determinazione. Inoltre, il fatto che non abbia mai ricevuto un cartellino rosso in carriera è indicativo di un’intelligenza tattica e di una correttezza non scontate per un esterno così combattivo. Un esempio dentro e fuori dal campo.

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