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Castellanos vuole il Mondiale

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Castellanos vuole il Mondiale

L’attaccante della Lazio Castellanos vuole giocare il prossimo Mondiale con la Seleccion argentina, campione del mondo.

Come vedi le tue possibilità di essere convocato per la Nazionale in vista del prossimo Mondiale? E’ una delle domande poste a Valentin Castellanos dai colleghi argentini de La Nacion. ‘El Taty’ si è soffermato a lunga sulla selezione argentina:

“La speranza di essere chiamato in Nazionale c’è sempre, perché è qualcosa di molto bello. Sono una persona che si allena e gioca nella propria squadra pensando sempre alla Nazionale. Nel 2025 ho avuto molti infortuni e ho perso molte partite, cosa che mi ha causato molta frustrazione, perché uno vuole sempre mettersi in mostra e indossare la maglia della Nazionale”.

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Castellanos vuole il Mondiale

La Nazionale resta a un grande livello. È più difficile guadagnarsi un posto?
“La verità è che stanno facendo un lavoro spettacolare per come si mantengono da quando hanno vinto tutto e continuano ancora a competere. Questa è la mentalità dell’argentino, quella di voler sempre vincere, di voler competere, di essere sempre pronti davanti all’avversità. Qualunque sia l’avversario, si esce sempre per vincere e competere, perché questa è la nostra essenza: competere sempre ed essere all’altezza della Nazionale argentina”.

Hai partecipato al Preolimpico che avete vinto, e molti di quei ragazzi oggi fanno parte della Nazionale, come Julián Álvarez, Alexis Mac Allister, Facundo Medina, Nehuén Pérez.

L’esperienza per Qatar si è iniziata lì?
“Sì, sì, è stato qualcosa di molto bello. È stata la mia prima esperienza con la Nazionale argentina e ho vissuto un’emozione spettacolare in quelle partite, in quel processo del Preolimpico, e ci sono stati anche molti amichevoli in cui ho potuto partecipare. Noi ragazzi diciamo sempre che lì è iniziato tutto il discorso della Nazionale, no? Da quel momento abbiamo cominciato a vincere e molti ragazzi come Julián, Mac Allister e Cuti Romero sono saliti in Nazionale maggiore e hanno avuto il loro percorso. È stato qualcosa di molto bello per la mia carriera, perché in quel momento giocavo in MLS, dove non era così visibile la possibilità di partecipare a quel Preolimpico, e il Bocha (Fernando) Batista mi ha dato l’opportunità di essere lì. Gli sono molto grato.”

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