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Pazza Inter

Inter, l’importanza delle seconde linee: Frattesi guida la carica

Inzaghi può contare su alternative di livello ai titolarissimi, un privilegio che nessuno in Serie A oggi ha…

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L’Inter batte in casa, con il punteggio di 2-1, il Verona, con tanta – troppa – fatica e non poche discussioni per alcuni episodi dubbi.

Non è questo il luogo, né è nostra intenzione, per discutere delle decisioni arbitrali che hanno caratterizzato la partita, ma ciò che appare lampante in casa Inter è come le gambe dei giocatori non girino più allo stesso livello di inizio stagione. Gli uomini di Inzaghi, infatti, stanno incontrando un periodo di flessione e di calo fisico, assolutamente compatibile in una stagione così ricca e densa di impegni come quella interista.

L’obiettivo nerazzurro è quello di recuperare la brillantezza delle settimane scorse il più velocemente possibile di modo da non complicarsi ulteriormente un percorso già ricco di ostacoli e di insidie com’è il campionato di Serie A, dove la Juventus non intende mollare di un centimetro.

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Ecco quindi che nello scenario appena delineato risulta fondamentale e necessario l’apporto delle cosiddette “seconde linee”. A dire il vero nessun allenatore conia il termine “seconde linee” dal momento in cui si preferisce sempre usare frasi retoriche relative alla presenza di solo ed esclusivamente titolari, spesso e volentieri usate per stimolare al massimo l’ambiente e non creare malcontento tra quei giocatori che, per forza di cose, vedono meno il campo. Ammesso e non concesso che queste seconde linee esistano davvero, l’Inter e Simone Inzaghi hanno bisogno, oggi più che mai, dell’apporto di quei giocatori che sino a questo momento sono stati meno impegnati sul terreno di gioco. La mente va, ovviamente, a Davide Frattesi, acquistato in estate per una somma decisamente importante e che ha visto ridursi drasticamente il suo minutaggio da quando veste la casacca nerazzurra. Proprio il centrocampista della nazionale italiana, con il suo goal all’ultimo respiro contro la formazione scaligera, ha regalato i primi tre punti dell’anno solare 2024, permettendo alla Beneamata di mantenere invariato il distacco dalla Juventus. La speranza in casa nerazzurra è che proprio questa rete possa permettere al centrocampista classe 1999 di sbloccarsi definitivamente e mettere sempre più in difficoltà Inzaghi nella scelta dell’11 titolare da impiegare in ogni giornata. Solo così, infatti, l’allenatore nerazzurro potrà dare maggior riposo ai titolarissimi del suo centrocampo, reparto che – ad oggi – risulta essere in evidente debito d’ossigeno. Non solo Frattesi può essere utile alla causa però. Anche Asllani, maggiormente impiegato in questo girone d’andata rispetto l’azzurro, può e deve alzare il livello delle sue prestazioni per permettere a Calhanoglu di rifiatare e recuperare brillantezza e lucidità.

Asllani, come Frattesi, sono solamente due dei tanti uomini su cui Inzaghi può fare affidamento in uscita dalla panchina. Le corsie laterali, infatti, possono contare su due validissime alternative come Carlos Augusto e Darmian, ma a stretto giro di posta – si spera – anche su Tajon Buchanan, nuovo acquisto del mercato invernale nerazzurro. La difesa poi è il reparto in assoluto sul quale i nerazzurri possono fare affidamento per non andare mai in affanno, dal momento in cui De Vrij, Darmian (quando viene impiegato come braccetto difensivo e quindi schierato nei tre dietro) e Bisseck, quest’ultimo piacevole sorpresa di fine 2023, garantiscono prestazioni di assoluto livello senza far rimpiangere particolarmente i titolari.

Il discorso cambia, purtroppo per i nerazzurri, in attacco, dove Arnautovic e Sanchez hanno fallito quasi tutte le occasioni avute a disposizione, dimostrandosi inadeguati per sostituire la coppia titolare formata da Lautaro Martinez e Thuram.

L’Inter, però, non può prescindere dall’apporto di coloro i quali vengono impiegati con un minutaggio ridotto da Simone Inzaghi,ed ecco che l’impatto di Frattesi e la sua rete di vitale importanza messa a segno non più tardi di sabato scorso deve essere uno stimolo per tutte le cosiddette seconde linee nerazzurre. Uno stimolo a dare sempre il massimo per mettere in difficoltà l’allenatore nelle scelte. Solo così, infatti, l’Inter potrà recuperare la brillantezza di inizio stagione, dove appariva come una schiacciasassi decisamente complicata da arginare. Per lottare fino alla fine per la vittoria del campionato serve una rosa composta da ben più di 11 titolari: Inzaghi lo sa, ma anche i giocatori lo sanno e Frattesi guida la carica delle seconde linee che non vogliono più essere riconosciute come tali ma ergersi al livello dei titolari.

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