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Tragedia di Superga: sanzionati quattro tifosi
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3 settimane agoon

La recente decisione della Questura di Torino ha acceso un forte dibattito nel mondo del calcio italiano. Infatti, le autorità hanno scelto di intervenire con fermezza contro i quattro tifosi che, durante Juventus–Torino dello scorso 8 novembre, hanno mimato il gesto dell’aeroplano per deridere i sostenitori granata, richiamando in maniera offensiva la tragedia di Superga del 1949.
Vergognoso schernire la tragedia di Superga
Si è trattato di un episodio grave, capace di indignare non solo l’ambiente torinista, ma l’intero panorama sportivo nazionale.
In primo luogo, è importante ricordare che la tragedia di Superga rappresenta una delle pagine più dolorose della storia del calcio italiano.
Il Grande Torino, simbolo di un’epoca e di un’Italia che cercava di rialzarsi, perse la vita in quel drammatico incidente aereo. Offendere la memoria di quella squadra, dunque, non è soltanto un gesto irrispettoso, ma anche un comportamento che rischia di alimentare tensioni e conflitti tra tifoserie. Per questo motivo, la Questura ha scelto di applicare il Daspo, un provvedimento che vieta l’accesso agli impianti sportivi per un anno.
La Juventus ha subito collaborato con la Procura
Inoltre, le autorità non hanno disposto il Daspo solo come punizione, ma anche come misura preventiva.
Le stesse, infatti, intendono ridurre al minimo il rischio di incidenti legati a comportamenti provocatori, volgari o potenzialmente violenti. Di conseguenza, sanzionare con rapidità e decisione episodi del genere diventa fondamentale per garantire sicurezza e rispetto all’interno degli stadi.
Non va dimenticato che la Juventus ha collaborato immediatamente con la Procura, mettendo a disposizione ogni elemento utile per identificare i responsabili. Ciò dimostra la volontà della società bianconera di contrastare qualsiasi forma di violenza o discriminazione, ribadendo l’impegno verso un calcio più civile e consapevole.
Allo stesso tempo, questo episodio rappresenta un monito per tutti i tifosi: il sostegno alla propria squadra non può e non deve trasformarsi in offesa verso la memoria altrui.
Il pugno duro adottato dalle autorità mira a inaugurare una linea più severa contro chi usa il calcio come pretesto per gesti vergognosi. E, allo stesso tempo, richiama al rispetto di una storia che appartiene non solo al Torino, ma a tutto il movimento sportivo italiano.
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