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Juventus sconfitta a Madrid, parla Tudor

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Juventus sconfitta a Madrid Igor Tudor

Una Juventus sconfitta di misura dal match di Champions League contro il Real Madrid. Una gara intensa, equilibrata e decisa soltanto da un episodio: il gol di Bellingham nella ripresa.

Juventus sconfitta, le parole di Tudor

Igor Tudor, tecnico bianconero, ha commentato la prestazione ai microfoni di Prime Video, mostrando rammarico ma anche fiducia per il futuro.

“Mi porto dietro il rammarico di non aver portato a casa un punto, perché meritavamo almeno di segnare un gol. I ragazzi sono dispiaciuti, c’è stato un buon approccio e la voglia di andare, poi era giusto soffrire. Peccato non aver messo una palla dentro”. Parole che racchiudono il senso di una serata amara per i bianconeri, capaci di tenere testa ai campioni d’Europa ma puniti da un lampo del talento inglese.

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Alla domanda su chi possa vestire i panni del leader in questa Juve, Tudor ha risposto con chiarezza:
“I leader devono essere tutti, da quel punto di vista siamo un po’ sotto quello che vorrei e dobbiamo crescere perché la maglia della della Juve pesa. Sono venuti tanti giocatori nuovi e sono mancati un po’ di campioni che di solito si trovano. E’ una cosa importante, da quando sono qua abbiamo sbagliato poche volte l’approccio. Poi abbiamo punti di forza e debolezze, va data fiducia perché la strada è quella giusta. I paragoni con il passato non aiutano, ma vanno accettati”.

Igor Tudor continua…

Il tecnico croato non nasconde le difficoltà, ma invita a guardare avanti con ottimismo. Tuttavia, evidenzia anche gli aspetti da migliorare:
“Sicuramente ci è mancato un po’ di tutto, la voglia c’era ma quando corri tanto ti manca anche un po’ di lucidità e abitudine a giocare su certi livelli. Sappiamo i nostri limiti ma sono contento della prestazione, anche se c’è dispiacere perché non piace a nessuno uscire sconfitti”.

Sul gol decisivo, Tudor sottolinea il merito dell’avversario ma anche la componente di casualità:
“C’è la bravura individuale, perché è riuscito a tirare in mezzo a tre e anche un po’ di fortuna. Se nessuno sbagliasse niente tutte le partite finirebbero senza gol”.

Nonostante sia uscita una Juventus sconfitta, la squadra ha mostrato segnali incoraggianti sul piano dell’intensità e dell’organizzazione. L’obiettivo ora è ripartire subito, rafforzando il gruppo e ritrovando quella concretezza che in Europa fa la differenza. Tudor lo sa: la strada è lunga, ma la direzione è quella giusta.

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