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Juve: Tudor meglio di Motta? I numeri dicono altro

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2 settimane agoon
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Redazione
Juve: Tudor meglio di Motta? I numeri dicono altro. I bianconeri sono in zona Champions grazie all’italo-brasiliano.
Di Graziano Campi
Juve: Tudor meglio di Motta? I numeri dicono altro
La Juventus pareggia a Bologna. Viene raggiunta da Roma e Lazio in una lotta a tre per il quarto posto. I bianconeri mantengono il vantaggio costruito nel girone di andata grazie al lavoro di Thiago Motta. Per differenza reti e scontri diretti, Motta si trova ora davanti alle rivali. Roma e Bologna hanno pareggiato contro entrambi gli allenatori della Juventus.
La Lazio, invece, settimana prossima dovrà ribaltare la vittoria bianconera dell’andata.
La differenza reti è +3 con Tudor. Da sommare al +17 di Motta: totale +20.
Un margine importante rispetto a Roma (+18), Lazio (+13) e Bologna (+15).
Senza le disfatte contro Atalanta e Fiorentina, influenzate da fattori più interni che esterni, Motta avrebbe avuto numeri ancora migliori.
Si leggono molte difese a favore di Tudor. Ha più tempo per preparare le partite, meno infortuni e più giorni di riposo rispetto a Motta. Il problema, a mio avviso, non era l’allenatore.
Hanno provato a farlo credere con veline e retroscena. Strategie che hanno fatto infuriare Motta. Due le fonti principali di queste indiscrezioni.
La prima è interna alla società. Mirava a scaricare le responsabilità sull’ultima ruota del carro: la più esigente e scomoda per richieste tecniche e disciplina. Molte scelte dell’allenatore, infatti, sono legate a motivi disciplinari più o meno noti.
La seconda fonte è esterna. Voleva rivalutare il lavoro dell’allenatore precedente, visto da alcuni come un semidio. Capace, secondo loro, di trasformare l’acqua in vino.
Eppure, negli ultimi tre anni, seppur bravo, ha fatto solo il suo dovere. Ha però sbagliato a pensare che a Torino l’avrebbero supportato, nonostante i problemi evidenti.
Manca il gioco di squadra
Questa Juventus non gioca da squadra. Ognuno pensa a sé, e troppi lavorano per screditare gli altri. Un tentativo continuo di guadagnare posizioni o scaricare colpe. Motta è stato il più isolato. Al contrario di Allegri, non poteva contare su uno zoccolo duro di stampa, opinionisti e tifosi. Un fronte che Allegri ha saputo conquistare nel tempo, con risultati e simpatia.
Contro il Bologna, la Juventus è sembrata più brillante rispetto alle ultime due gare di Motta.
Ma in quelle partite pesavano le voci di un possibile esonero. Voci ben diffuse dalla società e arrivate a un gruppo che già si sentiva superiore alle idee del tecnico.
La nuova gestione ha gli stessi punti di media. Ma con un calendario molto più semplice.
Nelle ultime sette gare di Motta, i bianconeri hanno fatto 15 punti (con due asterischi su Atalanta e Fiorentina). Tudor, dopo sei partite, è fermo a 11. Anche battendo la Lazio, e senza impegni infrasettimanali, il croato non raggiungerebbe Motta.
Dunque, è una sconfitta del gruppo e di chi lo ha costruito, non degli allenatori. Tra cessioni a ribasso e acquisti sovrastimati, la Juventus ha sprecato 300 milioni tra estate e inverno. E ha tre punti in meno dell’Allegri di un anno fa.