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Interviste

Esclusiva: Stefano Fiore

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Esclusiva: Stefano Fiore

Esclusiva: Stefano Fiore. “Vincere con la Lazio è stata un’emozione unica. La Serie A è tornata appassionante”.

Davide Sacchetti ha intervistato in esclusiva (Clicca QUI per altre interviste) per Calcissimo.com Stefano Fiore, ex centrocampista offensivo che ha vestito le maglie di Parma, Lazio, Udinese e Valencia, oltre ad aver disputato 38 partite con la Nazionale italiana, segnando 2 gol. Tecnico, elegante e dotato di grande visione di gioco, Fiore ha vinto una Coppa UEFA con il Parma e due trofei con la Lazio, distinguendosi anche come capocannoniere in Coppa Italia.

Esclusiva: Stefano Fiore
Dal profilo Instagram: stefanofiore75

Esclusiva: Stefano Fiore

La lotta scudetto e la corsa Champions

Come sta vedendo la lotta per il campionato e la Champions?
“È una stagione bellissima: finalmente si arriverà fino all’ultima giornata con tutto in bilico. Negli ultimi campionati si sapeva già da tempo chi avrebbe vinto. Il Napoli è ancora avanti, ma la situazione è molto equilibrata. Per quanto riguarda la Champions, dopo l’impresa con il Barcellona, la squadra ci arriva carica, anche se dovrà affrontare un avversario molto forte, che però non concede gli spazi dei blaugrana. L’Inter, dal canto suo, è alla seconda semifinale in tre anni e si giocherà questa opportunità alla pari.”

Gli allenatori che lo hanno valorizzato di più

Qual è stato l’allenatore che l’ha valorizzata maggiormente?
“Ne ho avuti diversi che mi hanno fatto crescere tanto. Direi De Canio a Udine e poi Zoff in Nazionale: sono stati quelli che hanno capito che il mio ruolo ideale era quello di mezzala. Gli altri, per esigenze tattiche, mi hanno spesso spostato in ruoli diversi, compreso Spalletti.”

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Italia vs Spagna: due filosofie a confronto

Che differenze ha trovato nel calcio spagnolo quando è andato a giocare lì? Secondo lei esistono ancora oggi?
“La differenza era soprattutto tecnica: c’era tantissima qualità. Fin dalla difesa si cercava di impostare il gioco in maniera ragionata, palla a terra, con un’idea offensiva. In Italia, ai miei tempi, la tattica era predominante. In Spagna si valorizza il proprio gioco, tenendo conto dell’avversario, ma senza subirlo come accade spesso da noi. Anche fuori dal campo si viveva tutto con meno pressione rispetto all’Italia.”

Esclusiva: Stefano Fiore

L’esordio in azzurro: un’emozione senza tempo

Che emozione ha provato nel giocare con la maglia azzurra della Nazionale?
“È il massimo a cui un calciatore possa ambire: il sogno che abbiamo tutti da bambini. Ho esordito a Palermo, davanti ai miei genitori che fecero tantissimi chilometri in auto per esserci. È stato un momento di grande emozione e intensità. Durante l’inno nazionale ti passano davanti mille immagini. Vestire la maglia azzurra significa rappresentare un intero Paese: è una responsabilità enorme, perché tutto il mondo ti guarda.”

Centrocampisti moderni: tra Reijnders e Pellegrini

Oggi, c’è un centrocampista in Serie A che le piace particolarmente?
“Mi piace molto Reijnders del Milan: è in grande crescita. Un altro giocatore che mi ricorda un po’ me stesso è Pellegrini della Roma.”

Il sapore di un trofeo con la Lazio

Che emozione è stata vincere un trofeo a Roma con la Lazio?
“Vincere trofei è la cosa più bella, quella che ti resta davvero dentro. Ne ho conquistati alcuni a Parma, comprese due Coppe UEFA molto importanti, ma vincere con la Lazio è stato qualcosa di fantastico. Da protagonista, con tanto di classifica cannonieri in Coppa Italia, in un periodo in cui non era facile vincere. In finale incontrammo la Juventus, e quel successo ripagò tutte le difficoltà vissute durante la stagione. Vincere a Roma ha sempre un sapore speciale: non succede spesso, né alla Lazio né alla Roma, quindi quando accade, è ancora più bello.”

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