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Il girone di ferro del PSG

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Il girone di ferro del PSG

Il girone di ferro del PSG non è passato inosservato agli occhi del presidente Al-Khelaifi che lo ha commentato i microfoni.

Durante il sorteggio della fase a gironi della Champions League, tenutosi questo giovedì a Monaco, il PSG campione d’Europa in carica è stato inserito in un girone con il Bayern Monaco, il Barcellona, il Bayer Leverkusen, lo Sporting, il Tottenham, il Newcastle e l’Athletic Bilbao. Un sorteggio a cui il presidente Nasser al-Khelaifi ha commentato così ai microfoni di Canal+:

“È la migliore competizione per club al mondo. Vi partecipano tutte le migliori squadre. È sempre difficile. Pensiamo partita dopo partita fino alla fine”.

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Il numero uno del club parigino ha poi parlato del Barcellona, che vorrebbe contendere lo scettro di re al PSG:

“Non ne abbiamo parlato (con Luis Enrique, ndr). Tutti aspettano questa partita. È una partita magnifica tra due grandi club. Abbiamo molto rispetto per il Barcellona, è un grande club, ma anche noi siamo un grande club. L’anno scorso è il passato. Ora pensiamo a questa stagione. La fiducia senza lavoro non è nulla, pensiamo partita dopo partita. Abbiamo vinto la scorsa stagione, ma ora pensiamo a questa”.

Il tecnico del PSG, Luis Enrique, è intervenuto ai canali ufficiali del club poche ore fa per anticipare quali fossero gli obiettivi stagionali della squadra:

“L’obiettivo è prima di tutto migliorare come squadra, sia in attacco che in difesa. Ci sono ancora aree del nostro gioco in cui possiamo migliorarci. In termini di trofei, vogliamo essere pronti a competere per tutti. Crediamo tutti di poterli vincere e ripetere l’impresa di quest’anno, il che ci farebbe entrare nella storia in modo spettacolare. È questo che ci motiva di più”.

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Il girone di ferro del PSG

Il sorteggio della nuova Champions League non poteva regalare un girone più spettacolare di quello che attende il PSG. Bayern, Barcellona, Tottenham, Leverkusen, Newcastle, Athletic Bilbao e Sporting: un concentrato di storia, talento e competitività che renderà ogni partita una battaglia ad altissimo livello. Le parole del presidente Al-Khelaifi riflettono la giusta prudenza, perché affrontare un girone simile non consente cali di tensione. Pensare “partita dopo partita” è la sola strategia possibile, anche per un club campione d’Europa in carica.

Luis Enrique, dal canto suo, conferma l’ambizione che ha sempre contraddistinto la sua carriera. Non si limita a difendere il titolo, ma parla chiaramente di un PSG pronto a competere per tutto e a entrare nella storia con una nuova impresa. La sfida, però, sarà quella di migliorarsi nonostante il peso del successo già raggiunto: vincere è difficile, ripetersi lo è ancora di più.

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