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Coppe Europee

Spalletti: “Partita difficile”. Di Gregorio: “Siamo tutti responsabili”.

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Spalletti

Spalletti, alla vigilia del match di Champions League contro lo Sporting Lisbona, presenta la gara nella consueta conferenza stampa.

Dopo l’esordio vincente sulla panchina bianconera in quel di Cremona, la Juventus di Luciano Spalletti torna a calpestare il palcoscenico europeo. La Vecchia Signora, infatti, affronta lo Sporting Lisbona domani alle 21.00 nella cornice dell’Allianz Stadium di Torino.

Per Madama un solo obiettivo: vincere la prima partita di questa edizione della Champions League. Dopo i 2 punti in 3 partite, alla Juventus serve un cambio di marcia deciso per non perdere il treno playoff.

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E proprio alla vigilia del match, Luciano Spalletti presenta la gara nella conferenza stampa: insieme a lui Michele Di Gregorio.

Di seguito, le parole del tecnico bianconero.

SPALLETTI E DI GREGORIO: LA CONFERENZA STAMPA

Spalletti firma: è lui il nuovo allenatore

DI GREGORIO

La conferenza stampa inizia con le parole di Di Gregorio.

Quale clima c’è nello spogliatoio?
“Lo spogliatoio dopo due vittorie sta meglio, ma sappiamo che non si può abbassare la guardia, Perché dopo si rischia di ritornare al punto di partenza. La concentrazione, quindi, è sulla prossima gara di domani sera e quello che credo è che dobbiamo continuare su questa strada. Dobbiamo ripartire da queste due vittorie, da queste due prestazioni perché abbiamo fatto bene e abbiamo fatto punti”

Cosa è cambiato nelle ultime due partite?
“Tutti noi ci sentiamo responsabili dell’esonero di Tudor. Abbiamo parlato ed abbiamo provato ad avere un atteggiamento ancora più forte e volevamo essere più responsabili”.

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Come hai visto Koopmeiners nel reparto arretrato?
“Koop lo conosco da un anno e quattro mesi: è un giocatore forte e serio e quando sei così puoi giocare ovunque. L’ha dimostrato l’altra sera”.

Come valuti la tua stagione?
“Si può migliorare sempre: spero di riuscire a fare meglio e a dare una mano alla squadra”.

Michele, hai un obiettivo di squadra?
“Quando sei alla Juventus gli obiettivi ci sono, perché è una società che ha sempre vinto. Vogliamo assolutamente vincere qualcosa, ma questo passa da una partita alla volta”.

Credete nello Scudetto?
“Il mister è ambizioso come lo siamo tutti noi: quando sei qua devi vincere e non puoi accontentarti. Questa è la direzione dove vogliamo andare tutti”.

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Le parole di Spalletti e di Elkann vi hanno dato la scossa?
“Responsabilità, questa è stata la parola chiave dopo la partita contro la Lazio. Ognuno di noi deve sentire la responsabilità anche per la società”.

SPALLETTI

Che partita si aspetta domani?
“Sono stato contento di aver fatto determinate scelte l’altra sera, perché mi hanno restituito delle informazioni per poter progredire con il lavoro, per poter dialogare con i calciatori e per poter andare avanti. Con lo Sporting sarà una gara difficilissima perché è una squadra che sa giocare a calcio. Da quando c’è Borges, inoltre, lo Sporting ha fatto vedere di saper stare in campo e di avere un’idea di gioco ben precisa. Loro sono bravissimi a fare le sostituzioni dei ruoli, hanno qualità sulla trequarti e nello stretto sono bravi a palleggiare”.

Che obiettivo ha in Champions?
“Ho detto di lottare per vincere lo Scudetto e non di vincere. Sono disponibile a fare sempre il meglio e fino a che la matematica non ci vieterà dobbiamo lottare per vincere qualsiasi cosa”.

Cosa ha visto di sorprendente a Cremona?
“La vittoria di sabato è merito dei calciatori ed io non ho messo mano: vi ringrazio comunque per quello che avete detto. Loro sono stati attenti per tutti i novanta minuti e mi piace vedere gli occhi con cui mi guardano. Questo racconta della voglia di fare bene dei giocatori: sono un buon gruppo sia dal punto di vista tecnico che umano”.

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SPALLETTI PROSEGUE

C’è un metodo particolare per preparare una gara come quella di domani?
“È una fortuna giocare questa competizione, perché è la suite del calcio. Poi per giocare la Champions dobbiamo avere un’idea propria di cosa vuol dire essere squadra e dobbiamo proteggere questa idea con grande personalità. Non dobbiamo avere alibi perché il calcio è questo”.

Spalletti, ha stabilito delle regole?
“I ragazzi sono molto ordinati e non bisogna riportare ordine: quando iniziai feci queste regole ed i giocatori scoprirono subito l’inganno. La regola migliore, quindi, è il buon senso. Poi alla Juventus le regole ci sono sempre state. Personalmente sto cercando di conoscere meglio la squadra e dare le giuste indicazioni”.

Come sta Yildiz?
“Kenan è a disposizione e sono stato molto fortunato, perché nella mia carriera ho avuto qualche grande calciatore: Kvara, ad esempio, aveva quelle caratteristiche. Un giocatore che ha avuto meno visibilità con un talento incredibile? Totò Di Natale”.

Quali stimoli ci sono nel lavorare con Cambiaso e Vlahovic?
“Ha parlato di due calciatori fondamentali per la nostra squadra, perché Cambiaso è un calciatore modernissimo e fortissimo. Andrea ti può dare tantissime soluzioni e ti aiuta a mettere nel proprio anche gli altri. Deve diventare ancora forte di testa, però è tanta roba. Dusan è avvantaggiato perché è abituato alle pressioni di vestire una maglia come questa. Dusan sarebbe felicissimo di rimare qui”.

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Cosa vuole vedere domani?
“Mi piacerebbe vedere un riferimento a quanto ci siamo detti oggi in allenamento: così fosse, sarei contento”.

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