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La Spagna può battere chiunque

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La Spagna può battere chiunque

La Spagna può battere chiunque, almeno questa è l’opinione espressa da Oyarzabal in conferenza stampa alla vigilia.

Siamo alle porte di Portogallo-Spagna, finale di Nations League che si giocherà questa sera all’Allianz Arena. Al fianco di Luis De La Fuente ha parlato in conferenza stampa per la Spagna Mikel Oyarzabal:

“La percezione interiore non è quella di essere la squadra migliore” – le sue parole – “; piuttosto, abbiamo la sicurezza di poter battere chiunque”.

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Poi ha aggiunto: “Ho una certa versatilità per il ruolo? Sono disponibile a fare tutto ciò che l’allenatore mi chiede. De la Fuente? Padroneggia alla perfezione tutto ciò che non è visibile a voi, dietro le quinte”.

Poi un grande elogio per il talento che sta illuminando i campi di calcio in tutti i palcoscenici, Lamine Yamal: “Se posso aiutarlo, anche solo per l’1%, ben venga. Ci sorprende tutti, sia in campo che fuori. È molto sicuro di sé. Finora, tutto è stato positivo. Gli succederanno anche cose brutte, e questo lo farà crescere come persona. Perché prende tutto con molta calma”.

Oyarzabal spera di ripetersi dopo aver realizzato il gol decisivo in finale dell’ultimo Europeo: “Cerco di prendere tutto con calma” – spiega lui ricordando quella serata contro l’Inghilterra – “. Sono stato fortunato a vivere quei momenti. Spero che possiamo ripetere quello che abbiamo fatto l’anno scorso”.

La Spagna può battere chiunque

Le parole di Mikel Oyarzabal alla vigilia di Portogallo–Spagna trasmettono equilibrio, maturità e spirito di squadra. In un momento in cui sarebbe facile lasciarsi andare a proclami o a eccessive sicurezze, Oyarzabal mostra invece un atteggiamento sobrio e lucido, ben rappresentato dalla frase: “Non ci sentiamo la squadra migliore, ma abbiamo la sicurezza di poter battere chiunque”. È una dichiarazione che riflette bene la mentalità di questa Spagna: consapevole delle proprie qualità, ma umile e concentrata.

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Interessante anche il riferimento al rapporto con Luis De La Fuente, che Oyarzabal elogia per la sua capacità di gestire tutto ciò che “non si vede”, cioè l’aspetto psicologico, il gruppo, l’organizzazione invisibile al pubblico ma cruciale per vincere.

Poi il passaggio su Lamine Yamal: un commento di grande sensibilità. Non si limita a parlare del talento, ma evidenzia la personalità del giovane, la calma con cui affronta la pressione, e prevede con lucidità che anche le difficoltà future faranno parte del suo percorso di crescita.

Infine, il riferimento al suo gol all’Europeo è misurato, quasi timido: “Sono stato fortunato”, dice, sottolineando ancora una volta l’approccio mentale giusto. Non vive di gloria passata, ma guarda al presente con fiducia e responsabilità.

In sintesi, Oyarzabal si conferma un profilo prezioso per la Roja: versatile in campo, maturo fuori. Uno che fa spogliatoio, ma anche la differenza.

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