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Il momento decisivo

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Il momento decisivo

Il momento decisivo

Il momento decisivo: L’Atetico Madrid ha ancora qualche chance di vincere la Liga, ma deve sperare nei passi falsi delle avversarie.

Diego Pablo Simeone si è presentato davanti alla stampa alla vigilia del match con il Las Palmas, quando mancano sette giornate alla fine del campionato e i rojiblancos inseguono il titolo conteso da Real Madrid e Barcellona al momento capolista. A tre punti dai secondi e a sette dai primi, il “Cholo” si è soffermato sulle ultime due vittorie di fila:

“Durante la stagione siamo riusciti a ribaltare tante partite. È chiaro che, in una stagione così lunga, con così tante partite, in alcuni momenti non siamo riusciti a mantenere il vantaggio o ci hanno rimontato. Fa parte del gioco. Stiamo attraversando fasi importanti della stagione”.

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Sull’assenza di Angel Correa: “Ci è mancato, senza dubbio. È un giocatore che, quando entra, ha dimostrato in tutti questi anni di essere risolutivo e ci dà tantissime cose. In questi giorni in cui non ha potuto giocare ci siamo allenati molto bene, con l’impegno che ha sempre avuto nei confronti della squadra”.

Riguardo a Sorloth e al suo bilancio all’Atletico: “Sono molto contento del suo lavoro, gliel’ho fatto sapere. Tutto ciò che ci sta dando, sia quando ha iniziato le partite che quando è entrato per cambiare l’inerzia di partite complicate… Questo è il suo compito. È un attaccante d’area. I momenti delle partite cambiano molto e lui sta svolgendo il suo ruolo, risultando importante per la squadra”.

La difesa

Un giudizio sul lavoro svolto in difesa da Giménez, Le Normand e Lenglet: “Abbiamo sempre bisogno di giocatori importanti, che si adattino a ciò che chiede la squadra. Robin, Clément, Josema… Tutti si sono adattati molto bene alle necessità del gruppo e stanno competendo al meglio. Robin è completamente recuperato, è un difensore competitivo, molto forte, tra i migliori della squadra. Josema è con noi da tanti anni e sa perfettamente di cosa ha bisogno la squadra. Clément, a differenza loro, ha una migliore uscita palla al piede e costruzione del gioco. Poi sta all’allenatore scegliere ciò che è meglio per la squadra”.

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