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Interviste

Esclusiva: Kiki Musampa

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Esclusiva: Kiki Musampa

Esclusiva: Kiki Musampa. “L’Italia è tornata interessante. L’Atleti? Grande partenza. L’Ajax ha creato la mia identità”.

Esclusiva: Kiki Musampa

Davide Sacchetti ha intervistato in esclusiva (Clicca QUI per altre interviste) per Calcissimo.com Kiki Musampa, ex centrocampista olandese classe ’77. Cresciuto nell’Ajax, ha indossato le maglie di club prestigiosi come Atletico Madrid, Manchester City e Bordeaux, prima di intraprendere la carriera da allenatore. Con lui abbiamo parlato di Serie A, Liga, Premier e dell’importanza dell’Ajax nella sua vita.

Il campionato italiano oggi

Come ti senti riguardo al campionato italiano?
«Vedo che il campionato italiano è cambiato molto negli ultimi anni. Era una delle mie leghe preferite ai tempi di Maradona, Gullit, Van Basten… giocatori con qualità eccezionali. Poi lo sviluppo del gioco non ha seguito e il famoso “catenaccio” lo rendeva meno interessante rispetto ad altri campionati. Devo ammettere però che negli ultimi anni il gioco si è evoluto in modo attraente, unendo disciplina e organizzazione con nuove stelle straniere. È di nuovo un campionato interessante, e la forte rappresentanza in Europa dimostra che il calcio italiano è cambiato.»

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L’Atletico Madrid e una partenza sorprendente

Ti aspettavi che l’Atletico Madrid partisse così forte quest’anno?
«È stata una piacevole sorpresa. È sempre quello che speravo, ma conoscendo la società, come tifosi non sempre otteniamo ciò che sogniamo. Sono felice di questo inizio.»

Ricordi di Spagna

Cosa ricordi della tua esperienza in Spagna?
«La Spagna è stata una grande esperienza, il posto dove sono diventato maturo come persona e come giocatore. Ho vissuto il calcio a diversi livelli, sia in termini di capacità che di etica del lavoro. Mi ha formato molto, e ho sempre un debole per la Spagna: lì mi sento a casa.»

Esclusiva: Kiki Musampa

Il derby di Madrid

Com’è giocare un derby a Madrid e che effetto aveva sul Vicente Calderón?
«Il derby è sempre speciale. Non importa la differenza tra le squadre, tutto può succedere. Il tumulto in città è incredibile… ma perdere non è bello, perché la gente aspetta solo un buon risultato. Al Calderón l’atmosfera era elettrica.»

Koopmeiners e la Juventus

Come spieghi l’incapacità di Koopmeiners di esprimersi contro la Juventus?
«Teun ha difficoltà a mostrarsi come vorrebbe. Porta sulle spalle una grande responsabilità: dimostrare di valere quanto è stato pagato. Questa è tanta pressione. Ogni cambiamento ha bisogno di tempo per adattarsi e questo va considerato.»

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Il dominio del Manchester City

Ti aspettavi che il Manchester City migliorasse così tanto negli anni?
«Da quando il City è stato rilevato, l’obiettivo era diventare un top team in Premier League. Ma i tempi e il modo in cui ha dominato sono stati una sorpresa, soprattutto per come è avvenuto. Questo è ciò che fa amare il City: il loro modo di giocare è fantastico da guardare.»

L’importanza dell’Ajax

Quanto è stato importante l’Ajax nella tua carriera?
«L’Ajax è dove si è creata la mia identità di giocatore. Mi ha formato, mi ha servito per tutta la carriera e ancora oggi mi serve come allenatore. Sono molto grato di aver fatto parte di questo club.»

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