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Ancelotti sull’addio al Real: “Nell’ultima stagione troppi infortuni”
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4 settimane agoon

Ancelotti sull’addio a Real ammette che nell’ultima stagione le cose non siano andate come previsto, a causa dei tanti infortuni.
Dopo l’addio al Real Madrid lo scorso giugno, Carlo Ancelotti ha lasciato spazio a una nuova era sulla panchina blanca, inaugurata da Xabi Alonso. Ex giocatore del club e protagonista di un brillante percorso al Bayer Leverkusen. La scelta del presidente Florentino Pérez di affidarsi a un tecnico giovane arriva in una fase di rinnovamento.
Ancelotti sull’addio al Real: “Nell’ultima stagione troppi infortuni”
Intervistato a proposito della sua ultima stagione a Madrid, Ancelotti ha analizzato con lucidità le difficoltà che hanno impedito al club di conquistare trofei:
“Il problema è stato perdere tutta la difesa titolare. Militao, Carvajal, Rudiger che ha avuto qualche problema… Ci siamo ritrovati a giocare con Valverde terzino destro e tutti questi imprevisti ci hanno fatto perdere la nostra solidità. E ci è costato caro nelle partite che dovevamo assolutamente vincere. Non ci sono altre motivazioni”.
Il tecnico emiliano ha poi approfondito le conseguenze che le assenze difensive hanno avuto sul resto della squadra:
“Anche il centrocampo ha sofferto questi problemi. Perché siamo stati costretti a spostare Valverde e Tchouameni in posizione più arretrata, è normale che in mezzo al campo la squadra ne abbia risentito”.
L’importanza di Kroos e la chiamata del Brasile
Una parte fondamentale del Real Madrid targato Ancelotti è stata senza dubbio Toni Kroos, ritiratosi al termine della scorsa stagione. Il tecnico, però, non ritiene che la sua partenza sia stata determinante nel calo dei risultati:
“Kroos è stato senza dubbio un giocatore fondamentale per noi. Per sostituirlo c’era bisogno di cambiare un po’ la struttura del nostro centrocampo, che si poteva cambiare. Lo potevamo fare perché il Real Madrid ha in rosa dei centrocampisti di grande qualità. Basti pensare ai vari Valverde, Camavinga, Tchouameni, Ceballos e Bellingham, penso anche ad Arda Guler che sta ben figurando in mezzo al campo. Kroos è stato rimpiazzato, ovviamente cambiando un po’ la struttura del reparto. Non è stato questo il motivo delle mancate vittorie, ma i troppi infortuni”.
Oggi Carlo Ancelotti vive una nuova avventura sulla panchina della Nazionale brasiliana, un’esperienza che lui stesso definisce una tappa naturale dopo anni ai vertici del calcio mondiale:
“Immaginarmi ancora in un club dopo il Real Madrid era complicato. Ho preso la scelta giusta, preparare il mondiale con il Brasile è un sogno e fare il CT è un lavoro più riflessivo che sto imparando ad apprezzare. I convocati per il Mondiale? Neymar non ha porte chiuse, deve solo ritrovare la condizione. Vinicius è il top e Rodrygo sta tornando sereno e motivato”.















