Interviste
Esclusiva: Michelangelo Rampulla

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1 mese agoon
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Redazione
Esclusiva: Michelangelo Rampulla a Calcissimo. “Vincere la Champions con la Juventus è stato il sogno di una vita”.
Davide Sacchetti ha intervistato in esclusiva (clicca QUI per altre interviste) per Calcissimo.com Michelangelo Rampulla, storico portiere della Juventus degli anni ’90 e primo estremo difensore a segnare un gol su azione in Serie A. Ex giocatore di Cremonese e Juventus, Rampulla ha vinto numerosi trofei in bianconero, tra cui lo storico scudetto del 1995 e la Champions League del 1996.
Esclusiva: Michelangelo Rampulla
I cambi in panchina fanno parte del gioco
Come sta vedendo questi cambi di allenatore che ci sono stati in Serie A?
“Credo che sia nell’ordine naturale delle cose. Si cerca sempre un cambiamento per migliorare. Alla fine, le dirigenze provano a trovare la persona giusta al momento giusto per guidare un gruppo. È un processo normale, fa parte del calcio.”
Tudor alla Juventus, scelta giusta?
Si sarebbe mai aspettato Tudor alla guida della Juventus? La dirigenza ha fatto bene a puntare su di lui?
“Quando giocava, sinceramente non me lo sarei mai aspettato. Però devo dire che fino ad ora Igor Tudor ha fatto molto bene. La Juventus ha fatto bene a confermarlo: conosce l’ambiente, la realtà del club e può dare continuità.”
Il DNA Juventus secondo Rampulla
Cosa rappresenta per lei il DNA della Juventus, anche ai suoi tempi da giocatore?
“È difficile da spiegare a parole. È qualcosa che nasce dalla storia, dai successi, dalla mentalità vincente. Ma soprattutto credo che il fatto di avere la stessa proprietà – la famiglia Agnelli – dagli anni ’20 fino ad oggi sia un elemento fondamentale. Questo rende la maglia pesante, importante. C’è una cultura del lavoro e del rispetto che si tramanda.”
Esclusiva: Michelangelo Rampulla
Il rendimento di Di Gregorio
Le è piaciuto Di Gregorio in questa stagione?
“Ha fatto un buon campionato. Certamente il portiere è aiutato dalla squadra: se la squadra va bene, anche il portiere rende meglio. Se invece ricevi tantissimi tiri, anche il miglior portiere fa fatica. Puoi parare il 60-70% dei tiri, ma qualcuno entra. Detto questo, Di Gregorio per me ha fatto davvero una stagione positiva.”
Un ricordo dell’Avvocato Agnelli
Ha un aneddoto sull’Avvocato Agnelli?
“Ricordo che veniva saltuariamente al Comunale, durante gli allenamenti, magari una volta ogni quindici giorni. Nei momenti di difficoltà, quando non si vinceva, veniva anche ogni settimana. Parlava con noi calciatori per conoscerci meglio: voleva sapere delle nostre origini, delle nostre abitudini. Era molto attento all’aspetto umano.”
La notte magica del 1996
Che emozione ha provato nel 1996, quando avete vinto la Champions League con la Juventus?
“È stato qualcosa di straordinario. Prima lo scudetto e poi la Coppa dei Campioni con la squadra per cui faccio il tifo… era il sogno di un bambino che si avverava. La gioia è stata immensa, mia e di tutti noi. Vincere una coppa in Italia, con la Juventus, è qualcosa che difficilmente si può spiegare a parole. È un’emozione che rimane dentro per tutta la vita.”