Amarcord
Quel miracolo di Diego contro la Juve
È il 3 novembre 1985, al San Paolo arriva ‘L’invincibile Armata‘ bianconera…
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10 mesi agoon

Quel miracolo di Diego contro la Juve
Napoli, teatro di sogni che lui, il ragazzo d’oro, sapeva trasformare in incredibile realtà. Lui è Diego, il Diez, l’uomo dei sogni.
Lui è Diego Armando Maradona, in lui il Dio del calcio si è compiaciuto. Sul campo Diego compie autentici miracoli, rende possibile l’impossibile, accarezza il pallone e prende a calci la scienza.
Come in quel Napoli-Juventus di tanti anni fa.
Novello Beethoven
È il 3 novembre 1985, al San Paolo arriva ‘L’invincibile Armata’, non quella di Filippo II, ma la Juventus di Trapattoni e Platini,
otto su otto in campionato, a caccia della nona vittima da sacrificare sull’altare dello scudetto. E invece la nona la suona Maradona, novello Beethoven, che compone un “Inno alla gioia” per i 70.000 del San Paolo.
Lo dice la fisica
Se ne sono andati 27 minuti della ripresa quando Giancarlo Redini da Pisa fischia una punizione a due nell’area della Juve.
Sul pallone Pecci e Maradona, ma stavolta, neanche Diego riuscirebbe a metterla nel sette, troppo vicina la barriera per provare a scavalcarla,
troppo esigua la distanza dalla porta perché la palla possa scendere all’incrocio anche ammettendo che riesca a superare il muro bianconero.
Lo dice la fisica, è scienza, non è un’opinione.
Lì dov’è impossibile arrivare
Ma Diego della fisica se ne infischia e la scienza la prende a calci. Il pallone invece lo accarezza e con quella carezza lo mette proprio dove pareva impossibile metterlo.
Dove i pali della porta s’incontrano, lì dov’è impossibile arrivare. Maradona 1 Juventus 0, Maradona 1 Fisica 0. The impossible made possibile.
Per Diego non esiste Mission Impossible.
Impossibile descriverlo?
Uno capace di autentici prodigi, come fai a descriverlo? Come descrivere Diego Armando Maradona… Come descrivere l’infinito? Quali aggettivi scegliere per rappresentare ciò che va oltre l’umana comprensione? C’è chi ha saputo farlo nel modo più semplice e al tempo stesso più efficace… Arrigo Sacchi:
”Giocare contro Maradona è come giocare contro il tempo perché sai che, prima o poi, o segnerà o farà segnare”.
















