Amarcord
Fiorentina, Rossi e B. Valero i leader, ma basta con i cambi di modulo. Urgono interventi in difesa
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12 anni agoon
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Redazione
Quarto posto in campionato (a pari punti con l’Inter), a meno quattro dalla zona Champions League, prima nel girone di Europa League, 38 reti fatte e 20 subite in 19 partite. Questo il bilancio della prima parte di stagione della Fiorentina. Un bilancio buono considerando i diversi infortuni, tra cui spicca quello di lungo corso di Mario Gomez.
Nonostante l’assenza del tedesco, la zona goal non ne ha risentito. Giuseppe Rossi si è ripreso la Nazionale a suon di centri, segnando 14 volte e fornendo 4 assist in 17 presenze. A seguire, il leader dello spogliatoio e del gioco,Borja Valero, autore di 5 reti e ben 7 assist in 20 partite. Dopodiché Cuadrado che, nonostante i due stop per infortunio, ha uno score di 4 goal e 5 passaggi decisivi in 19 presenze. Infine, a sorpresa, Juan Manuel Vargas: il peruviano, reduce da tre stagioni fallimentari, si sta ritrovando e, con l’ultimo centro di lunedì contro il Verona, è salito a 3 reti stagionali.
Tutto questo aspettando il rientro di Mario Gomez, il cui recupero sta andando oltre i tempi previsti. A dicembre potrebbe fare la sua ricomparsa sul campo di gioco. Nel frattempo, mister Montella deve studiare la soluzione tattica per farlo convivere con Rossi, Borja Valero e Cuadrado. Il tecnico, che ha avuto il merito di dare un bel gioco alla viola dello scorso anno, quest’anno ha forse avuto il demerito di cambiare troppo spesso modulo: 3-5-2, 4-3-1-2, 4-3-3. I calciatori ne hanno risentito dal punto di vista degli schemi, sia offensivi sia difensivi. La mancanza di concretezza sotto porta vista ad esempio ad Udine due giornate fa è emblematica. La miglior soluzione potrebbe essere quella di puntare su un 4-3-3, con Borja Valero mezz’ala, Cuadrado spostato sull’ala destra e Pepito Rossi a supporto di Mario Gomez: uno schieramento che darebbe, quindi, peso offensivo, ma anche copertura ad una difesa disastrata.
E a proposito di difesa e di portiere, è in questa porzione di campo che Pradè e Macìa dovranno intervenire a gennaio. Gonzalo Rodriguez ha avuto un’involuzione preoccupante e la difesa sente la mancanza di un leader che guidi il reparto arretrato: i numerosi goal di testa subiti ne sono una riprova. Così come Neto, che non appare all’altezza della Serie A: nelle tre reti su tiri da fuori subite contro il Verona lunedì scorso, il portiere ha molte colpe.
Insomma, un bilancio positivo quello della Fiorentina. Ma l’amaro in bocca per la qualificazione alla Champions League mancata di un soffio la scorsa stagione, suggerisce alla società gigliata d’intervenire a gennaio, in modo che questa squadra diventi competitiva per il terzo posto e continui ad esserlo in Europa League, dov’è l’unica italiana ad impegnarsi sul serio.
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