Amarcord
Caro Conte, qui qualcosa non Quaglia
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12 anni agoon
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Redazione
Antonio Conte, da quando siede sulla panchina della Juventus (estate 2011), ha sempre puntato sul turn over in attacco. Soprattutto nella stagione 2011/12, quando campionato e Champions League toglievano energie fresche ai propri uomini. Una scelta vincente, visti i due Scudetti e larrivo ai quarti di finale nella manifestazione continentale. Ma così facendo, si premia il merito?
Prendendo in esame i tre attaccanti sempre presenti in queste tre stagioni, Quagliarella, Vucinic e Giovinco, ci accorgiamo che qualcosa non torna. Lallenatore bianconero ha sempre parlato di meritocrazia, di impegno e di ricambio delle forze fisiche. Ma ci sembra che questa prima voce non torni, o che quanto meno la squadra di Torino avrebbe potuto ottenere ancora di più se avesse puntato di più su uno di questi tre attaccanti.
Stiamo parlando di Quagliarella, lattaccante su cui Conte ha sempre più puntato meno (anche in presenza di Matri), ma che ha la media realizzativi più alta tra Serie A e coppe europee. In 61 presenze ha siglato 19 reti, con una media di 0,31 a partita. Al secondo posto, seppur di poco, Vucinic: 75 presenze e 22 reti, con una media di 0,29 a partita. Infine, Giovinco con appena 9 reti in 51 presenze, con una media misera di 0,18.
Lattaccante di Castellammare di Stabia parte spesso dalla panchina ed è tenuto meno in considerazione rispetto al montenegrino. Viene da chiedersi il perché, se ci siano altre motivazioni tecniche o di natura comportamentale a frenare limpiego della punta da parte del mister. Insomma, un rebus su cui deve riflettere, tenendo conto di un giocatore che non può non essere considerato titolare inamovibile: parliamo di Tevez, che in 6 partite giocate ha segnato 3 goal, con lincredibile media di 0,5 a partita.
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