Orsolini: “Il calciomercato è folle. Nessun mal di pancia”

Orsolini ha rilasciato un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport‘, parlando del suo legame con il Bologna e di non fare guerre per andare via.

Non possiamo di certo nasconderci da quella che è la realtà dei fatti: Riccardo Orsolini, nelle ultime stagioni, ha certificato di essere uno dei giocatori italiani più forti.

Questo, tra l’altro, lo ha fatto con la maglia del Bologna dove si è tolto la soddisfazione di consegnare ad una città ed ai tifosi rossoblù la Coppa Italia.

Nelle ultime 3 stagioni in Serie A, inoltre, il calciatore è andato sempre in doppia cifra. E proprio Orsolini, in un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, ha parlato delle voci di mercato che lo riguardano e del suo legame con i felsinei.

Di seguito, le dichiarazioni del calciatore rossoblù.

ORSOLINI E LA VERITA’ SUL MERCATO

“Quando mi avete visto serio in conferenza è perché avevo intenzione di parlare della mia situazione, evitando alcuni argomenti. La cosa certa è che quando parlo dico sempre la verità: bella o brutta che sia. Per questo oggi dico che non ho mai espresso la volontà di andare via, né alla società né tantomeno al mio entourage. Ho solamente detto che nel caso dovessero verificarsi offerte concrete, prima bisogna passare dalla società. Se la proprietà accetterà, allora la palla passerà a me. Non fasciamoci la testa”.

LA FOLLIA DEL CALCIOMERCATO

Orsolini certifica quanto il calciomercato possa rivelarsi folle:

“Non voglio di certo mettere punti interrogativi o creare situazioni ambigue. Personalmente voglio rimanere e non ho alcun mal di pancia: sto bene a Bologna e non esistono frizioni. Di Vaio ha detto che sul mercato può accadere di tutto tranne che per me? L’ha detto un esponente della società e per me è un attestato di stima importante. Però ne siamo consapevoli: il calciomercato è folle e gli ultimi giorni sono una centrifuga. Una cosa è certa: non faccio alcuna guerra per andare via”.

LA VALUTAZIONE DI ALCUNI FATTORI

“Come accaduto per Beukema, sono scelte personali. Ci può essere l’ambizione di calcale alcuni palcoscenici e voler cambiare aria: in particolare per il fascino dei campionati esteri, la questione economica e quella familiare. Tanti fattori portano a delle valutazioni. Quando e se ci sarà l’occasione di trovarsi davanti a questa situazione, allora si rifletterà. Sono un certamente un professionista, ma sono legato indissolubilmente a Bologna”.