Amarcord
Juve, Galia:”Bianconeri incavolati contro il Milan, occhio a Quagliarella”
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12 anni agoon
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Redazione
Contattato in esclusiva da “Calcissimo.com“, l’ex jolly della Juventus anni ’80-’90, Roberto Galia, ha parlato dell’imminente supersfida tra i bianconeri di Antonio Conte e il Milan di Massimiliano Allegri.
Che partita era ai suoi tempi Juventus-Milan e che partita è oggi?
“Il Milan di allora era superiore agli avversari, era la squadra degli olandesi, di Arrigo Sacchi, che dominava in Italia e in Europa e quindi era un confronto per noi davvero arduo, perchè quella rossonera era la squadra da battere in quegli anni. Noi riuscimmo a farlo in qualche occasione, come ad esempio in finale di coppa Italia, ma non era facile, poichè la Juve in quel periodo era in fase di ricostruzione, mentre il Milan era, non dico imbattibile, ma quasi. C’era grande rivalità, ma anche grande correttezza. Oggi invece la situazione si è ribaltata, con i rossoneri che stanno cercando di ricostruire e i bianconeri che sono reduci da due scudetti consecutivi“.
A proposito di quella finale di coppa Italia nella quale a Juve battè il Milan con un suo gol decisivo, cosa vuol dire segnare in una gara del genere?
“È sempre bello segnare, lo è ancor di più in una finale alla quale si arriva dopo tanti sacrifici, contro una squadra come quel Milan che, ripeto, dominava in Italia e in Europa. Io una finale di coppa Italia contro il Milan l’ho vinta anche con la Samp, quindi in questo senso, forse, sono stato un predestinato (ride n.d.r.)“.
Come ha visto la Juventus in queste prime due gare di Champions, nelle quali i bianconeri non sono andati oltre il pareggio contro avversari non certo irresistibili?
“La prima partita, quella contro il Copenaghen, è stata la classica gara stregata, in cui la Juve ha avuto tantissime occasioni che però non ha saputo capitalizzare, mentre il pareggio contro il Galatasaray è frutto di errori che poi si pagano cari. La situazione è complicata, ma rimediabile ed io penso che i bianconeri abbiano la caratura e le potenzialità per venirne fuori. Ho visto che la squadra fa ancora un po’ troppa fatica a fare gol, perchè i nuovi attaccanti non si sono inseriti benissimo finora, soprattutto Llorente, ma c’è anche da dire che nel nostro campionato è difficile per tutte le squadre segnare, vista l’attenzione delle difese. Comunque io credo nella qualificazione agli ottavi e penso che la Juve se la possa tranquillamente giocare col Real per il primo posto nel girone“.
Cosa manca, secondo lei, a questa Juve per dominare in Europa come sta facendo da due anni in Italia?
“La Juve ha enormi potenzialità e in più quest’anno si è ulteriormente rafforzata, poi però bisogna vedere come si arriva a certe partite di coppa, sia mentalmente che fisicamente. Nella scorsa stagione i bianconeri, in Champions, sono andati ben oltre le aspettative, ma ogni stagione è diversa dall’altra. Detto questo, il potenziale e il valore di questa squadra non sono in discussione, campionato o Champions che sia“.
Come arriva la Juve al big match con il Milan dopo il deludente pareggio con il Galatasaray?
“Arriva inca**ata secondo me, perchè, conoscendo l’allenatore e la mentalità della Juventus, non può che arrivare inca**ata! La Juve ha sempre ragionato così, perchè l’inca**atura ti permette di dare fondo a risorse che magari pensavi di non avere, ti spinge oltre l’ostacolo. Dall’ultimo turno di Champions esce sicuramente meglio il Milan, che ha ottenuto un buon pareggio, mentre i bianconeri hanno più da recriminare e quindi avranno maggiori motivazioni“.
Chi sarà, secondo lei, il protagonista di Juventus-Milan per i bianconeri?
“Io mi auguro che nella Juve siano protagonisti gli attaccanti, anche perchè il Milan in questo avvio di stagione ha preso molti gol e spero non inverta questo trend proprio domenica. Tevez potrebbe essere determinante, ma non dobbiamo dimenticarci di Quagliarella, che quando entra segna sempre. Potrebbero essere decisivi anche i difensori su una palla inattiva, Chiellini, Bonucci o Barzagli”.
Un pronostico secco?
“Vince la Juve 1-0 o 2-1, anche se ho qui davanti il mi segretario che, essendo milanista sfegatato, mi guarda in cagnesco (ride n.d.r.)“.
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