Amarcord
Juve, Buffon: “Real? Spendere non significa vincere…”
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12 anni agoon
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Redazione
La sfida tra Juventus e Real Madrid è ormai alle porte. Gianluigi Buffon, numero 1 bianconero, si racconta alla stampa spagnola in un’intervista rilasciata al quotidiano sportivo “As”.
Cuore bianconero. “E’ stata dura per me dopo calciopoli, ma anche per gli altri che hanno fatto la mia stessa scelta. Cinque anni senza vincere, giocando poco in Champions League. Ma l’orgoglio e la gioia che ho provato nel vincere lo scudetto due anni fa è indescrivibile. Ha ripagato tutta la mia sofferenza“.
Mister 100 miliardi. “Sul momento pensai che fosse un prezzo equo ed è la Juve oggi che dovrebbe dire se furono un sacco di soldi o no. Ero molto giovane, avevo 23 anni e ora ne ho 35, ma credo che dopo 12 anni si può dire che è stato un buon investimento“.
Casillas. “Ammiro Casillas dal momento che anche io mi sento uno dei portieri più forti del mondo ed è difficile accettare certe situazioni. Non so cosa sia successo l’anno scorso con Mourinho, ma credo non si trattasse di un problema esclusivamente tecnico. Bisogna però anche avere rispetto per Diego Lopez, alla fine anche lui è un ottimo portiere“.
Le spese folli di Perez. “E’ vero che da dieci anni c’è questa volontà di far sognare i tifosi ed essere un club di riferimento nel mondo. Se questa filosofia funzionerà, lo diranno i risultati. Le spese ogni anno sono enormi. Il Barcellona negli ultimi 7-8 anni ha superato tutte le squadre europee in quanto a popolarità e prestigio perché in realtà poi un club dimostrà il proprio valore in base alle vittorie e ai trofei che riesce a conseguire. Come fu per il Real Madrid degli anni ’50, quando vinse molte coppe. Spendere tanto denaro non significa per forza vincere. Serve pazienza, lavoro, equilibrio. Naturalmente tanta disponibilità è una buona base, ma da sola non basta“.
Sfida Real. “Noi puntiamo a fare la nostra gara, con ritmi alti e organizzazione. Ma tutto ciò rischia di complicarsi nel momento in cui gente come Cristiano Ronaldo o Benzema si dovessero inventare qualcosa“.
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