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Gravina ottimista: “Febbre mondiale positiva”
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2 mesi agoon
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Luca Boate
Gravina è ottimista sulla cosiddetta “febbre mondiale” aggiungendo che non vorrà dare la tachipirina ai calciatori.
Dopo il consiglio federale, Gabriele Gravina ha parlato del momento che sta attraversando la Nazionale. Rivolgendo lo sguardo anche al futuro in vista dei prossimi impegni per cercare di centrare la qualificazione ai Mondiali.
“La febbre mondiale c’è, ma è positiva, di quelle che dà stimolo ed entusiasmo – ha dichiarato il presidente della Figc -. Non daremo la tachipirina ai nostri calciatori, vogliamo conservarla questa febbre”. “Spostare la giornata di Serie A prima dell’eventuale playoff di qualificazione al Mondiale? Ipotesi fantasiosa”, ha poi aggiunto smentendo seccamente le voci circolate negli ultimi giorni sull’argomento.
Molto più probabile invece l’idea di organizzare uno stage intermedio a Coverciano per tenere unito il gruppo azzurro in vista dei playoff. “Appellandomi alla sensibilità della Serie A, c’è l’ipotesi di almeno uno stage il 9-10 febbraio per dimezzare i tempi di distacco da novembre a marzo – ha proseguito Gravina -. Mi sembra ci sia apertura a parlarne, ma abbiamo ancora due partite da disputare e per ora abbiamo raggiunto un obiettivo minimo”. “Il calcio ci insegna che ci sono leggi spietate e che dobbiamo aspettare altre due partite – ha concluso il presidente della Figc -. Dopo il 21 novembre ragioneremo meglio sul da farsi”.
Gravina ottimista: “Febbre mondiale positiva”
Le parole di Gabriele Gravina riflettono un mix di realismo e ottimismo in un momento delicato per la Nazionale di Gattuso. La “febbre mondiale”, come l’ha definita il presidente della Figc, rappresenta la passione e la tensione positiva che accompagnano l’Italia nella rincorsa ai Mondiali del 2026. Dopo anni di delusioni, l’obiettivo è chiaro: ritrovare continuità, identità e compattezza, ingredienti fondamentali per superare i playoff.
Gravina ha anche smentito le voci su un possibile slittamento della giornata di Serie A, mostrando equilibrio e rispetto per la regolarità del campionato, ma ha aperto a un’idea concreta e sensata: organizzare uno stage intermedio a Coverciano a febbraio. Un’occasione preziosa per consolidare il gruppo, affinare i meccanismi e mantenere alta la concentrazione tra una finestra internazionale e l’altra.
Le sue dichiarazioni mostrano fiducia nel lavoro del ct Gattuso e nella risposta dei calciatori, ma anche la consapevolezza che servirà programmazione e collaborazione tra Federazione e club. L’Italia non può più permettersi passi falsi: la “febbre mondiale” dovrà trasformarsi in energia e concretezza per tornare a vivere da protagonista la competizione più amata.
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