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Serie A

Edin Dzeko: “All’Inter due anni bellissimi. Non sono da buttare”.

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Edin Dzeko

Edin Dzeko, da qualche giorno è il nuovo attaccante della Fiorentina ed oggi si è presentato davanti ai suoi tifosi.

La Fiorentina, nella giornata odierna, ha accolto ufficialmente il suo nuovo attaccante: ovvero Edin Dzeko. Il bosniaco, quindi, si metterà a disposizione di Stefano Pioli: anche lui appena ufficializzato dopo la parentesi araba all’Al-Nassr.

L’ex bomber di Roma ed Inter è reduce da 2 stagioni con la maglia del Fenerbahce, dove era giunto (nel 2023) a parametro zero in seguito al mancato rinnovo contrattuale con il club nerazzurro.

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Edin Dzeko, intervenuto ai microfoni di ‘Sky Sport‘ e nella conferenza stampa di presentazione, parla di tanti temi: anche del suo passato milanese.

Di seguito, le parole dell’attaccante bosniaco.

EDIN DZEKO E L’ETA’

Dzeko torna in Serie A?

Queste le dichiarazioni rilasciate a ‘Sky Sport‘:

“L’età non contanon sono ancora un giocatore da buttare. Dietro a tutto ciò c’è il lavoro che un giocatore a 39 anni deve fare. Sto bene, stiamo lavorando duramente e questo ci darà grandi soddisfazioni nel prosieguo della stagione. L’impatto è stato molto positivo, i ragazzi sono carichi ed il mister ci sta trasmettendo pian piano quello che ha intenzione di vedere da noi in campo”.

LA MANCATA RICONFERMA ALL’INTER

Dzeko non riesce a darsi una spiegazione sul mancato rinnovo il club nerazzurro:

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“Nessuna polemicaera la verità. Ho pensato ciò che ho detto: non ho capito il motivo della mancata riconferma dopo essere sceso in campo da titolare nella finale di Champions League ad Istanbul. All’Inter ho comunque trascorso due anni bellissimi, non vedo l’ora di tornare a giocare a San Siro”.

LA STIMA DI PIOLI

L’attaccante bosniaco si esprime su Stefano Pioli:

“Pioli mi ha fatto un’ottima impressione ed è uno che dice subito quello che pensa. Già da avversario lo stimavo tantissimo e sapevo che la stima era ricambiata: me lo diceva sempre dopo le partite. Krunic mi parlava benissimo di lui in nazionale e sono contento di poter lavorare insieme a lui, anche a 39 anni con umiltà. Fin dal primo giorno ha detto che mi avrebbe voluto con sé già al Milan“.

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