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Serie A

Urbano Cairo e Paolo Vanoli, delusione Torino!

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Urbano Cairo

Il Torino chiude il campionato con una sconfitta per 0-2 contro la Roma allo stadio Olimpico Grande Torino, risultato che sancisce l’undicesimo posto in classifica con soli 44 punti. Un epilogo amaro per una stagione iniziata con ben altre aspettative. Dopo il match, il presidente Urbano Cairo ha preso la parola in conferenza stampa, tracciando un bilancio sincero e critico dell’annata granata.

Le parole di Urbano Cairo

“Rispetto allo scorso anno è un bilancio un po’ deficitario, abbiamo due posizioni in meno, 9 punti in meno”, ha ammesso Cairo, facendo riferimento alla netta flessione registrata soprattutto nella seconda parte della stagione. Nonostante un buon avvio nel 2024 e alcuni innesti interessanti come Casadei, Elmas e Biraghi, il Torino ha perso brillantezza proprio nel momento decisivo.
Il presidente ha poi raccontato un aneddoto chiave:
“Alla 30esima giornata avevamo 39 punti, esattamente come 11 anni fa quando con Ventura andammo in Europa League. In quell’occasione facemmo 18 punti nelle ultime 8 giornate. Ho detto a Vanoli: facciamo un grande finale”.
Una speranza che, però, non si è concretizzata.

Sul futuro della panchina, Cairo è stato chiaro:
“Anche Vanoli ha le sue responsabilità, non c’è dubbio. Non è che soltanto Cairo è responsabile. Valutazioni sul tecnico? Penseremo a tutto”.
Parole che lasciano intendere possibili riflessioni, se non cambiamenti imminenti.

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Non sono mancate neppure le considerazioni sulle squadre che il Torino ambisce a raggiungere:
“Il Bologna ha avuto idee, ma anche speso 300 milioni in 10 anni. Se guardiamo gli ultimi 13 anni in Serie A, il Bologna è dietro di noi”.
Così ha affermato Cairo, rispondendo indirettamente alle recenti parole di Vanoli:
“Bisogna cercare di vedere le cose in maniera più globale, non soltanto andare dietro alle emozioni del momento”, ha aggiunto con tono critico.

Le dichiarazioni di Vanoli

A sua volta, l’allenatore Paolo Vanoli ha replicato con toni più distesi, sottolineando come non ci siano tensioni interne:
“Alcune mie dichiarazioni hanno dato fastidio alla società? Quest’anno sono stato equilibrato. A volte le mie parole vengono strumentalizzate, ma con il presidente e il direttore non ho mai avuto problemi”.
Sul proprio futuro, ha concluso:
“Ci incontreremo e valuteremo, sono processi tra allenatore e società”.

Alla luce di queste dichiarazioni, appare evidente che nei prossimi giorni ci saranno incontri decisivi per il futuro del Torino. La stagione si chiude con amarezza e tante domande: la dirigenza saprà dare le risposte giuste per riportare il club ai vertici?

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