Serie A
Il presidente del Como resta cauto: “Stiamo attenti ai conti”
Published
3 mesi agoon
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Luca Boate
Il presidente del Como resta cauto: non vuole inseguire il risultato sportivo ad ogni costo, vuole tenere d’occhio i conti.
Nella lunga intervista concessa al Corriere della Sera, Mirwan Suwarso, presidente del Como, ha parlato anche della stagione in corso:
“Assicuro che una qualificazione alle coppe non è fra gli obiettivi del nostro piano industriale. Certamente non possiamo inseguire a ogni costo il risultato sportivo rischiando di andare in bancarotta. È vero che aumenterebbero le risorse in entrata, ma contestualmente si renderebbe necessario creare una squadra più forte o più nutrita per affrontare più competizioni e dovremmo poi rispettare i paletti del Fair Play Finanziario”.
Il presidente del Como resta cauto
Fabregas è stato trattenuto senza la prospettiva di una qualificazione all’Europa?
“Non è che abbiamo fatto cose straordinarie per tenerlo. Inoltre, lui non ha mai manifestato il desiderio di andare via. Dunque, l’Inter lo ha approcciato in maniera professionale, non mi sono offeso. Ci ha chiesto il permesso di trattare e noi lo abbiamo negato, ma esternamente la trattativa è sembrato una soap opera, capisco”.
Però stanno arrivano anche campioni come Morata.
“Ad Alvaro piace molto lo stile di gioco di Cesc. Pur di venire qui si è ridotto più della metà lo stipendio”.
Festeggerebbe se il Como arrivasse nella metà sinistra della classifica?
“I risultati sono belli, ma non migliorano i conti”.
Fabregas è stato trattenuto senza la prospettiva di una qualificazione all’Europa?
“Non è che abbiamo fatto cose straordinarie per tenerlo, lui non ha mai manifestato il desiderio di andare via. L’Inter lo ha approcciato in maniera professionale, non mi sono offeso. Ci ha chiesto il permesso di trattare e noi lo abbiamo negato. Esternamente la trattativa è sembrato una soap opera, capisco”.
Nico Paz è un giocatore che fa gola a tanti.
“Non sono nella posizione di dire che in futuro potrebbe vincere il Pallone d’Oro (sorride, ndr). Non è vero che abbiamo rifiutato la proposta da 70 milioni di euro del Tottenham. Nessuno formalizza offerte sapendo che poi dovremmo mandarle al Real che ha facoltà di pareggiarle. C’è stato un momento in cui abbiamo temuto che Nico potesse tornare a Madrid: è cresciuto nella cantera del Real e sogna di giocare al Bernabeu un giorno. Per fortuna è rimasto”.
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