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Manchester City-Chelsea 0-1, le pagelle di Luca Coscia
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4 anni agoon
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RedazioneLe pagelle di Luca Coscia
Manchester City (4-3-3)
Ederson 5.5: ipnotizza due volte Werner ma anticipa troppo l’uscita in occasione del gol dei blues.
Walker 6: il Chelsea non pressa alto perciò si vede molto sulla corsia di destra. Bene anche in copertura.
Stones 6: partita tutto sommato ordinata, senza rischi.
Dias 5.5: tutto sommato tiene bene sulla rapidità gli attaccanti avversari. Sul gol, però, poteva fare di più.
Zinchenko 5: errore madornale sul gol di Mounth che gli ruba il tempo.
Bernardo Silva 5.5: in avvio di gara, tutto sommato, non dispiace ma il Chelsea intasa gli spazi e lui non riesce a incidere. ( Dal 64’ Fernandinho 6: il suo ingresso da maggiore equilibrio al centrocampo, non a caso coincide con il miglior momento per i suoi. Sfiora il gol ad un minuto dalla fine)
Gündogan 5: evanescente, non riesce a prendere per mano il centrocampo.
Foden 5: schierato a sorpresa nei tre di centrocampo, delude. Soffre in fase di non possesso e non si vede mai in fase offensiva.
Mahrez 5.5: è il più pericoloso dei suoi ma a parte un paio di accelerazioni, fa poco.
Sterling 5: titolare a sorpresa, ha subito una palla gol che, però, non concretizza. Vivacchia fino al 70’ quando mette un pallone in area che andrebbe solo spinto in porta. Per il resto, nulla più. (Dal 77’ Aguero 5.5: il suo ingresso sa più di romanticismo che altro.)
De Bruyne 5: è il calciatore più atteso ma, nella serata in cui si gioca oltre al trofeo il pallone d’oro, stecca malamente. (Dal 60’ Gabriel Jesus 5: Sterling gli mette un pallone d’oro che non riesce a trasformare in gol.)
Guardiola 5: il maestro spagnolo sorprende ancora con una formazione super offensiva. La mossa, però, fa solo un favore all’atteggiamento attendista dei londinesi. Tardivo l’ingresso di Fernandinho.
Chelsea (3-4-2-1)
Mendy 6.5: non ha chissà che lavoro da sbrigare ma è sempre attento e concentrato. La sua storia è una favola a lieto fine.
Azpilicueta 7: tantissimi recuperi e chiusure, legge benissimo ogni situazione. Una sua scivolata salva un gol quasi fatto.
Thiago Silva 6,5: gioca la sua seconda finale di Champions League consecutiva alla veneranda età di 37 anni ma, nonostante ciò, è il muro di sempre. Il destino però gli volta ancora una volta le spalle, costringendolo a uscire anzitempo. (Dal 37’ Christensen7: non fa rimpiangere il più quotato collega, guidando la difesa in maniera egregia.)
Rüdiger 7: il suo passo veloce tiene a bada le bocce di fuoco dei citizen.
James 6: si vede poco in fase di spinta ma presidia la sua zona in maniera egregia.
Kanté 8: una macchina da guerra. Va a pressare chiunque lottando, sgomitando e recuperando mille palloni. Si fa vedere anche per un paio di incursioni.
Jorginho 7: dopo un avvio in sordina, prende per mano la squadra facendo girare il pallone alla sua maniera.
Chilwell 6.5: più propositivo rispetto a James, accompagnando maggiormente l’azione. Bravo anche in copertura
Mount 7.5: il lancio con il contagiri per Havertz basterebbe da solo a spiegare il voto. Fa da elastico tra centrocampo e attacco non dando mai riferimenti. (Dall’80’ Kovacic 6.5: il suo ingresso è fondamentale per arginare il forcing finale degli uomini di Guardiola)
Havertz 7.5: segna il suo primo gol in Champions League nella gara più importante. Un rapace.
Werner 5.5: preferito a Pulisic, in avvio di gara ha due occasioni clamorose che sbaglia. Il suo movimento, però, libera lo spazio per il gol di Havertz. (Dal 66’ Pulisic 6: spreca il colpo del ko ma i suoi movimenti fanno respirare la squadra.)
Tuchel 7: prepara la gara alla perfezione, aspettando il City per poi ripartire. Paga la mossa Havertz che gli regala la coppa. Forzato il primo cambio, conservativi gli altri due. Di certo, c’è tanto di suo in questa vittoria, prendendo la squadra in corsa e portandola sul tetto d’Europa, plasmandola a sua somiglianza.