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Tributo a Buffon: entra nella Walk of Fame!

Campione del Mondo nel 2006, detentore del record di presenze con la maglia azzurra (176), Gigi ha da oggi la sua mattonella celebrativa!

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Tributo a Buffon

Tributo a Buffon: Gigione entra nella Walk of Fame del calcio italiano!

Campione del Mondo nel 2006, detentore del record di presenze con la maglia azzurra (176), Gigi ha da oggi la sua mattonella celebrativa!

Gliel’ha assegnata lo scorso 14 aprile la Giunta Nazionale del CONI ‘per aver dato il suo contributo alla Nazionale italiana di calcio alla conquista della Coppa del Mondo del 2006’.

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“Non bisogna staccare i piedi da terra e prendersi troppo sul serio sono riconoscimenti come ho già detto grandi, ma non mi sento così speciale.

Ho fatto solo lo sport e la disciplina che mi piaceva fare.

Mi sono divertito e mi hanno anche pagato, ora ritiro dei premi che per fortuna gli altri pensano siano meritati, quindi sono felice”.

Un tributo meritato, anzi, doveroso!

Undicesimo calciatore a entrare nella ‘Walk of Fame’, l’ex portiere e capitano azzurro va ad aggiungersi ad una squadra di fuoriclasse:

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Giuseppe Meazza, Silvio Piola, Valentino Mazzola, Dino Zoff, Gianni Rivera, Gigi Riva, Roberto Baggio, Paolo Maldini, Paolo Rossi e Fabio Cannavaro.

“Forse il segreto di una carriera lunga come la mia è stato il non sentire mai il peso o la fatica delle responsabilità e alcune volte lo si è anche visto.

Se c’è un modo per essere longevi nello sport penso sia proprio questo tipo di approccio. Idolo?

Non mi ci sento, gli idoli quando li conosci sono sempre una delusione. Preferisco essere un punto di riferimento sportivo nel ruolo del portiere.

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Idolatrare qualcuno spesso porta soltanto del male a quella persona”.

“Lo scorso è stato un weekend spartiacque. È un campionato avvincente;

se ci fosse un’altra sorpresa, sarebbe incredibile. Come ha detto Conte, il Napoli ha l’osso in bocca e difficilmente se lo lascerà sfuggire“.

“Complimenti all’Inter, a prescindere, per quello che ha fatto in campionato e in Champions. E per la finale ho fiducia perché Inzaghi ha dimostrato di saper preparare le sfide secche”.

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