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Addio Decreto Crescita, Lotito terrorizzato e quel presagio di Furlani…

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Sono loro che hanno fatto di tutto per far soccombere questa norma, hanno detto cose fuori da ogni logica parlando della tutela dei vivai, come se si portassero quelli di 14 anni in prima. Bravi, adesso voglio vedere cosa faranno, il campionato è destinato a perdere di competitività. Il ministro Abodi? Mi risulta che fosse favorevole ai due mesi di proroga, ma è saltato anche quello. Non conosco i fatti, vedremo. La Lazio non ha particolari problemi con i suoi contratti, ma squadre come Milan, Juventus e Roma rischiano di essere distrutte da questo tipo di situazione”. Queste le parole di Claudio Lotito, molto forti una volta uscita la volontà del governo di bloccare il Decreto Crescita, ma non solo lui già Furlani si era espresso in tal senso.

“Decreto crescita? Toglierlo equivarrebbe alla distruzione del calcio italiano. Anche grazie a questo abbiamo ottenuto risultati nelle Coppe europee che in passato non si ottenevano. A livello economico siamo sotto altri mercati, è impossibile per tutti i club fare un progetto stadio, ci sono limitazioni sugli extracomunitari, abbiamo contratti con i calciatori più corti rispetto ad altri Paesi”. Queste le parole a suo tempo di Giorgio Furlani, ad del Milan che aveva già espresso le sue perplessità su quello che stava accadendo in merito al Decreto Crescita.

I numeri del Decreto Crescita

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Senza il Decreto Crescita, i club nel 2023-2024 avrebbero dovuto versare 150 milioni in più di tasse. Senza il Decreto gli ingaggi netti delle squadre dovranno essere inferiore. Gli effetti si vedranno sicuramente a tempo stretto sui principali club che andranno più in difficoltà e permetteranno l’allontanamento dei pochi big rimasti in Italia. In tutti i paesi ci sono sgravi fiscali per aiutare i club a sopperire alle spese altissime a livello di tassazione è così facendo il gap aumenterà in negativo per l’Italia…

Altro che Hojbjerg e Guirassy
A questo punto giocatori come Hojbjerg e Guirassy potrebbero difficilmente arrivare in Italia. Con questa manovra del governo si rendono difficili operazioni di questo tipo. La Lega e la Federcalcio si impegneranno a creare un colloquio con Governo per vedere se sia possibile sovvertire l’esito di un emendamento che condanna l’intero movimento.

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