Pierre Kalulu: “Rinuncerei ad un anno di ferie per il Mondiale”

Pierre Kalulu non ha dubbi: “I trofei ti permettono di restare nella storia e di diventare leggenda. Rinuncerei alle ferie per il Mondiale“.

Cresce l’attesa per l’esordio della Juventus al Mondiale per Club. La formazione di Igor Tudor debutterà nella notte italiana di giovedì 19 giugno (ore 03:00) a Washington contro l’Al-Ain, club degli Emirati Arabi.

La ‘Gazzetta dello Sport‘, in vista della prima uscita della Juventus nella competizione Mondiale, ha intervistato Pierre Kalulu. L’ex difensore del Milan, infatti, è pronto a tornare in campo dopo aver saltato le ultime 2 gare di campionato della Juventus, causa squalifica.

Riscattato a titolo definitivo da Madama, il Nazionale francese punta fortissimo sul nuovo torneo ideato dalla FIFA.

Di seguito, le parole di Pierre Kalulu.

PIERRE KALULU: IL RISCATTO

Kalulu parla del suo riscatto da parte della Juventus:

“Onestamente non ho mai avuto paura che la Juventus non mi riscattasse. Ho sempre avuto fiducia nel mio lavoro e sono contento che sta andato tutto per il meglio. Ero in prestito, ma in realtà fin dalla scorsa estate mi sono sempre sentito dentro la squadra e l’ambiente Juve. La mia situazione è cambiata a livello contrattuale, ma il resto è uguale”.

IL MONDIALE PER CLUB

Il difensore si espone sulla competizione Mondiale:

“È molto importante per noi e siamo orgogliosi di esserci. È per club, ma è sempre un Mondiale. Lo vediamo come una continuazione della precedente stagione. Abbiamo bene in testa come vogliamo giocare, c’è grande entusiasmo nel gruppo, stiamo bene fisicamente e siamo qui per vincere più partite possibili. Stiamo vedendo le altre gare e dovremo rispettare tutte le avversarie, a partire dall’Al Ain.

Se rinuncerei alle vacanze per vincere il Mondiale per Club? Certo, anche a un anno di ferie! I trofei contano più di ogni altra cosa perché ti permettono di restare nella storia e di diventare leggenda”.

LA CONVOCAZIONE CON LA NAZIONALE FRANCESE

Kalulu non nasconde la gioia per la prima convocazione in Nazionale:

“Arrivare a giocare nella Francia è stato un passo importante come giocatore e come persona. Vestire quella maglia è il massimo a livello di carriera e anche per il bambino che c’è in me, che fin da piccolo aveva quel sogno. Deschamps mi ha parlato anche della Juve, si capisce che è stato molto bene a Torino”.