Mondiale per Club
La soddisfazione di Guardiola: “Ci siamo ritrovati”
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5 mesi agoon
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Luca Boate
La soddisfazione di Guardiola dopo che il suo Manchester City ha rifilato una straordinaria manita alla Juve di Tudor.
Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, commenta a Mediaset il 5-2 rifilato alla Juventus nel Mondiale per club:
“Soddisfatto? Senz’altro, abbiamo battuto una squadra che aveva giocato due partite straordinarie. La Juventus è sempre la Juventus, era tanto tempo che non giocavamo così. Continuiamo a pensare che l’anno scorso avevamo una buona squadra, ma abbiamo subito duecentomila infortuni. Però ora ci siamo ritrovati. È il cammino da fare, non bisogna parlare ma lavorare tanto”.
Sono tornate le belle sensazioni?
“Sì. Abbiamo vinto le due partite precedenti, ma non avevamo le stesse situazioni. Dobbiamo ritrovare l’identità, poi vincere o non vincere chi se ne frega. L’importante è ritrovarsi”.
Haaland a 300 gol a 24 anni.
“Questo ragazzo fa gol. Poi lui deve sapere che ha concorrenza. Marmoush ha giocato bene, tutti devono dare il massimo. Sennò sarà difficile per tutti”.
Era in lacrime per l’addio di De Bruyne, come lo vede a Napoli?
“Gli voglio non bene, di più. Questi anni non sarebbero stati possibili senza il suo contributo. È stata una decisione difficilissima, gli auguro tutto il bene, va in una piazza speciale con uno degli allenatori più forti al mondo di tutti i tempi. Antonio (Conte, ndr) riesce a fare sempre quello che deve fare. Auguro a Kevin il meglio, tantissima felicità”.
La soddisfazione di Guardiola
Guardiola, dopo il netto 5-2 alla Juventus nel Mondiale per Club, ha offerto una riflessione lucida e carica di orgoglio. Il tecnico del Manchester City riconosce il valore dell’avversario, ma sottolinea soprattutto il ritrovato spirito della sua squadra. Dopo una stagione segnata dagli infortuni, il City sembra aver recuperato la propria identità, anche se Guardiola ribadisce che più dei risultati conta il “ritrovarsi” come gruppo e stile di gioco.
Su Haaland, ormai arrivato a quota 300 gol a soli 24 anni, loda l’istinto realizzativo ma ricorda l’importanza della concorrenza interna per mantenere alta la competitività. Infine, il passaggio su De Bruyne è particolarmente toccante: Pep si emoziona parlando dell’addio del suo leader tecnico, destinato ora al Napoli di Antonio Conte. Le sue parole per il belga, colmo di affetto e stima, certificano quanto il giocatore abbia rappresentato per la sua era al City. Un addio che lascia il segno.















