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Cesc Fabregas: “Non voglio un progetto di due anni e poi basta”.

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Cesc Fabregas

Cesc Fabregas, tecnico catalano del Como, manda segnali importanti da Londra circa l’interesse nei suoi confronti da parte dell’Inter.

Il pressing dell’Inter nei confronti di Cesc Fabregas, hanno portato il tecnico catalano ad una risposta chiara e definitiva. L’allenatore del Como, infatti, ha detto ‘NO‘, ribadendo il suo credo verso il progetto della società lariana.

A confermarlo, inoltre, è stato Mirwan Suwarso (presidente del Como) durante il festival ‘SxSw‘ di Londra, nella quale era presente l’ex Nazionale spagnolo.

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Queste le parole del numero uno della società lariana:

“Abbiamo avuto diversi club che ce lo hanno richiesto, ma la nostra posizione rimane la stessa: vogliamo continuare a crescere e lavorare insieme. E restiamo così. Questa è la storia“.

Ma entriamo nel merito delle dichiarazioni rilasciate da Cesc Fabregas.

CESC FABRAGAS ED IL PROGETTO COMO

Cesc Fabregas

Apre così Fabregas:

“Abbiamo gli stessi obiettivi e la stessa ambizione. Il presidente mi permette di lavorare come voglio, nel modo in cui vedo le cose. Fortunatamente condividiamo la stessa visione, lo stesso obiettivo, che è arrivare il più in alto possibile. Insieme siamo diventati davvero una buona squadra, in una piccola città, in un piccolo club ma con grandi, grandissime ambizioni per il futuro”.

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CESC FABREGAS E LA SUA LA FILOSOFIA

La decisione di rifiutare un club importante come l’Inter si certifica con visione del calcio del tecnico.

“Serve sempre un processo, ed a Como lo puoi fare. Nei top team è molto difficile perché lì i club e i tifosi vogliono vincere subito. Certo, anche io penso a vincere: ma anche, o forse soprattutto, a come voglio perdere. Non rinuncio mai ai miei principi e se devo perdere, perdo con la mia idea, con il mio stile, con il mio modello, con le mie convinzioni. Odio aver preso una decisione un po’ più difensiva, che non sentivo mia. Abbiamo perso quella partita, e sono tornato a casa distrutto.

Mi sono detto: ‘Mai più, mai più’. Preferisco perdere 3-0, ma almeno ci abbiamo provato con le nostre idee, con la nostra identità, con chi siamo: Como, 1907. Questo è ciò che conta davvero”.

CREDERE NELLA CRESCITA DEL COMO

Cesc Fabregas crede fortemente nella crescita del Como:

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“Ho la mentalità di vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento. Abbiamo una squadra giovanissima, ma sono come spugne, mi seguono, credono nel progetto. All’inizio, la squadra aveva dei limiti rispetto alla mia filosofia e ho dovuto adattarmi. Ma pian piano siamo diventati grandi. Perché bisogna sempre essere i numeri uno. Arrivare secondi non serve”.

CESC FABREGAS ED I PRIMI TEMPI AL COMO

Il tecnico catalano ripercorre i primi mesi al Como:

“Fondamentalmente siamo partiti da zero. Non c’era nemmeno un campo di allenamento. Non c’era nulla. Anche quando sono arrivato, due o tre anni fa, come giocatore, mi dicevano il lunedì sera: ‘Ehi, domani ci alleniamo qui.’ Il martedì sera non cenavo con i miei figli, perché poi dicevano: ‘Ehi, mercoledì ci alleniamo lì’. Il cambiamento è stato enorme e per questo motivo stiamo migliorando come club. Abbiamo idee molto più chiare, e anche in campo, un’identità precisa”.

IL COMO DI FABREGAS

Prosegue così il tecnico della formazione lariana:

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“Non credo molto ai dati, credo più all’istinto. I dati non dicono tutto, vedi gli errori o le reazioni emotive dei calciatori. Poi, si gioca a calcio, con libertà. Tutto ciò che facciamo in allenamento ha uno scopo. Non c’è un solo esercizio che non serva alla crescita. Sempre con una visione chiara di ciò che vogliamo fare. Un modello chiaro, uno schema chiaro. Questo è il mio Como”.

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