Scaramanzia? Perché l’Inter in finale con la terza maglia

Scaramanzia, cabala o altro? Perché l’Inter ha scelto la terza maglia per affrontare il PSG in finale di Champions?

Lautaro e compagni scenderanno in campo a Monaco di Baviera con la casacca gialla addosso:

una decisione presa dai calciatori nerazzurri tra regolanento, precedenti e… Superstizione!

Non solo scaramanzia

L’Inter giocherà la finale di Champions League “in trasferta”: è il Psg ad essere considerato “in casa”.

Infatti, i francesi indosseranno la loro prima maglia, quella tradizionale blu con una striscia bianca e rossa al centro.

Ai nerazzurri restava la scelta tra la seconda divisa, quella bianca, e la terza gialla. La scelta dei calciatori è ricaduta su quest’ultima:

quella ispirata al design e all’architettura di Milano e agli artisti della città andati “controcorrente”, anche per un po’ di superstizione…

Nella scelta c’è stato anche un pizzico di scaramanzia. I nerazzurri, nell’incredibile campagna europea di quest’anno, hanno perso soltanto una partita: Bayer Leverkusen-Inter.

In quella trasferta Lautaro e compagni indossavano la seconda divisa, quella bianca.

In giallo invece i nerazzurri non sono quasi mai andati ko: con il terzo kit il bilancio recita 7 successi (di cui due in Champions League, in casa dello Sparta Praga nel maxi girone e a Rotterdam contro il Feyenoord nell’andata degli ottavi di finale) 1 pareggio e 1 sconfitta.

C’è da aggiungere che Sommer potrà indossare il kit arancione: quello con cui ha fermato Lamine Yamal a San Siro.

Soltanto una volta l’Inter ha indossato una terza maglia in una finale: la finale di Coppa Uefa 1997/98 contro la Lazio.

In quell’occasione Ronaldo il fenomeno alzò la coppa nel cielo di Parigi, al Parco dei Prinicipi, nella casa del Psg.

In quel caso però non si trattò di un’eccezione: la maglia a strisce orizzontali grige e nere era quella utilizzata per tutte le gare casalinghe disputate nel torneo.