Così non VAR
Rocchi: le novità del var
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4 mesi agoon
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Luca Boate
Rocchi: ecco tutte le novità del var a partire dalla prossima stagione, in particolare la questione della chiamata.
Dal raduno di Cascia, iniziato ieri, Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri di Serie A e B, ha parlato ai microfoni di Sky delle novità della prossima stagione:
“Dovremo essere bravi a preparare i ragazzi, dover comunicare a tutto uno stadio una decisione in tempo reale, e anche riascoltarsi, può portare difficoltà. Dovremo essere bravi a prepararlo in questo, sulla comunicazione stiamo lavorando da tempo su modi codificati, quello non mi preoccupa”.
La principale novità è l’announcement allo stadio. Dopo la decisione al monitor presa a seguito di intervento del Var, il direttore di gara spiegherà al microfono i motivi della propria scelta. La novità, già vista al Mondiale per club, avrebbe dovuto essere testata nelle fasi finali dell’ultima Coppa Italia. Ma non è stato possibile per assenza di episodi rilevanti.
Tra le svolte della prossima stagione, ma in questo caso in Serie C, vi sarà l’introduzione del Football Video Support, che consentirà agli allenatori delle due squadre due chiamate a testa, e funzionerà grazie all’utilizzo di un numero limitato di telecamere (nella maggior parte dei casi tre, mentre in A lo standard è in doppia cifra).
Le parole di Zappi
Dell’argomento ha parlato anche Antonio Zappi, presidente dell’Aia: “Per noi è una sfida in più, perché oltre alla valutazione tecnica dovremo migliorare sempre di più sulla comunicazione. Una cosa comunicata male sarà sempre sbagliata, dovremo investire ancora di più su questo”.
Rocchi: le novità del var
Le parole di Gianluca Rocchi segnano un passaggio importante nella direzione di una maggiore trasparenza e modernizzazione del mondo arbitrale. L’introduzione dell’announcement allo stadio, ovvero la spiegazione al microfono da parte dell’arbitro della decisione presa dopo revisione al Var, è una svolta epocale per la Serie A. Un piccolo passo per il regolamento, ma un grande passo verso la chiarezza e la credibilità del sistema arbitrale.
Rocchi dimostra consapevolezza delle difficoltà che un simile cambiamento comporta – soprattutto nella gestione della comunicazione in tempo reale davanti a migliaia di spettatori – ma sottolinea giustamente come la preparazione e l’adozione di protocolli codificati possano garantire una transizione efficace.
Interessante anche il debutto del Football Video Support in Serie C, con due chiamate a disposizione per gli allenatori, sul modello di altri sport. È un esperimento che andrà monitorato con attenzione: se funzionerà, potrebbe diventare una delle novità più rivoluzionarie del calcio moderno.
Infine, il richiamo di Antonio Zappi è emblematico: non basta essere tecnicamente preparati, oggi un arbitro deve anche saper comunicare. Perché, come dice lui, “una cosa comunicata male sarà sempre sbagliata”. E in un calcio sempre più esposto e mediaticamente condizionato, l’efficacia comunicativa degli arbitri sarà parte integrante della loro autorevolezza
















