Amarcord
La tattica di Juventus-Milan: tutti i segreti del match dello Stadium…
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12 anni agoon
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Redazione
Allo Juventus Stadium è tutto pronto per il big match. Proviamo a giocarlo in anticipo con una lavagna tattica virtuale.
JUVENTUS
Il sistema tattico della Juventus sarà il solito. Linea difensiva a tre, centrocampo guarnito da cinque uomini e coppia offensiva. Gli automatismi sono classici. In fase difensiva, gli esterni alti del centrocampo scaleranno in difesa per formare una cerniera a cinque uomini. La fase difensiva bianconera copre solitamente tutto il campo in ampiezza. Chiavi tattiche saranno le interpretazioni bivalenti, sia in fase costruttiva che in quella distruttiva, dei due esterni di gioco bianconeri, Isla e Asamoah. Se la Juventus muoverà bene la palla, allora i suoi esterni potranno essere letali. Il puntellamento della difesa avversaria descriverà traiettorie che dovranno forzatamente passare dagli esterni bianconeri, sia nella fase di possesso che viceversa. La Juventus cercherà più volte di allargare la difesa avversaria puntando sulla superiorità numerica proprio nella zona mediana del campo. Il centrocampo sarà il cuore palpitante della partita. Gli interni di centrocampo di Conte, ormai bravissimi interpreti del ruolo e delle movenze che il sistema tattico richiede, cercheranno di muovere, per poi aggirare, la difesa avversaria con continue sovrapposizioni dei due esterni più vicini., in un gioco di ruoli da lato forte a lato debole. Lesterno del lato forte cercherà spesso la profondità, proprio mentre lesterno del lato opposto del campo dove la squadra in possesso giostra la palla, il lato debole, scambierà la propria posizione con laltro interno di centrocampo che, a sua volta, tenterà linserimento in corsa per pungere larea avversaria. Cruciali saranno il raccordo di Carlos Tevez, eccezionale per capacità agonistiche e tecniche, e la balistica istintiva di Fabio Quagliarella.
MILAN
Il Milan difenderà con quattro uomini, quattro centrocampisti (un regista, due interni ed un trequartista) e due attaccanti, di cui una arretrerà il proprio raggio dazione andando a irrobustire la trequarti e il primo pressing. In fase di non possesso, tutta la squadra cercherà di ritardare liniziativa avversaria con il movimento a scalare degli attaccanti sui possibili ricevitori di palla. Un giocatore sarà frapposto tra il primo portatore di palla bianconero, spesso Bonucci, e Pirlo. La densità sarà a centrocampo. Allegri dovrà senza dubbio cercare di tappezzare il campo in ampiezza, senza però dimenticare i movimenti ad elastico della retroguardia difensiva. Topico sarà il ruolo di De Jong, veloce in fase costruttiva, ma soprattutto guardiano dei due suoi centrali difensivi. In fase offensiva sarà determinante la coordinazione. Robinho cercherà di non dare punti di riferimento, mentre i due interni di centrocampo dovranno imbastire un lavoro di raccordo tra gli attaccanti e gli esterni. Matri tenterà spesso di sorprendere la retroguardia avversaria con movimenti in diagonale, tagli e movimenti per lasciare spazio agli inserimenti arretrati dei centrocampisti, soprattutto Montolivo, che andranno al tiro.
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