Amarcord
Genoa, Braglia: “Spinelli mi tradì per Tacconi”
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12 anni agoon
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Redazione
Il passato non si dimentica, neanche quando sono passati vent’anni. Simone Braglia, portiere del Genoa nel triennio ’89-’92, racconta un aneddoto sul gruppo rossoblù “Un cuore grande così” su Facebook. “L’episodio più brutto della mia carriera genoana è iniziato in una sera nel 1992. A campionato finito il presidente Spinelli mi telefonò a tarda ora per dirmi queste parole: “Stai tranquillo, non dare retta a quello che dicono i giornali: Tacconi resta alla Juve e tu con noi”. Quel nome aleggiava da tempo ma archiviai i dubbi e andai a dormire“. Già, perchè il peggio arriva poco dopo.
“L’indomani – continua Braglia – apro la Gazzetta e leggo: Tacconi al Genoa. Mi crollò il mondo sulle spalle. L’esser stato preso in giro in quel modo mi portò a non considerare i due anni di contratto che avevo ancora: cercai, mio malgrado, un’altra squadra e ne trovai una col Grifone sullo stemma, il Perugia. Piansi come un bambino sul lungomare di Celle Ligure” racconta il portiere di Osvaldo Bagnoli. Come fare per lenire questa profonda ferita? “Ogni volta che vado in Gradinata Nord è come se il tifo mi riempisse il serbatoio di quell’essenza legata a quei colori per cui mi sento di aver dato quanto potevo ma forse non abbastanza per quello che i genoani hanno rappresentato per me“. Parole da vero numero uno.
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