Milan, Firenze è già il bivio per le sorti Seedorf

Firenze potrebbe rappresentare il bivio cruciale per la permanenza di Clarence Seedorf in rossonero, il futuro del tecnico olandese infatti dipenderà tutto dal match di questa sera contro i gigliati di Montella: in caso di sconfitta le percentuali di un esonero immediato salgono considerevomente. “Tra me e Galliani non ci sono mai state tensioni, anche se è ovvio che quando ci sono tante influenze esterne si possono credere tante cose. Sicuramente sono i risultati quelli che contano e che fanno la differenza”, queste le parole di Seedorf nella conferenza stampa di ieri. Poi aggiunge:  “La mia filosofia di vita mi consente di vivere anche i momenti di difficoltà, di stress o pressioni con un certo equilibrio. Non sto dicendo che mi fa piacere leggere certe cose perché sono un essere umano, ma ho costruito la mia vita, anche quella professionale, in un certo modo e sono sempre stato abbastanza vincente, e questo non lo posso perdere per nessuna ragione al mondo”.

Se a Firenze dovesse arrivare un risultato negativo (nelle ultime cinque partite il Diavolo ha collezionato un pari e be quattro sconfitte) l’esonero dovrebbe essere quasi scontato e spetterebbe a Tassotti traghettare la squadra rossonera fine al termine della stagione. Per la prossima stagione invece tre sono i nomi in ballo: Pippo Inzaghi, che però ha troppa poca esperienza e rischierebbe di bruciarsi subito, Luciano Spalletti, tecnico molto apprezzato da Berlusconi e infine Roberto Donadoni, che però in caso di qualificazione in Europa League difficilmente lascerebbe Parma.