Amarcord
Trofeo Berlusconi, la notte dei morti viventi? Cinque “zombie” tormentano Inzaghi
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11 anni agoon
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Redazione
L’atmosfera lugubre del Meazza (appena 5mila tifosi), e il rivedere in campo tante facce dimenticate della rosa hanno fatto un certo effetto a Filippo Inzaghi. Il Milan ha tutto sommato disputato un buon test contro i campioni in carica della Libertadores, mostrando vitalità nelle seconde linee, che hanno tentato tutto per smuovere le convinzioni di SuperPippo.
In effetti al tecnico piacentino la serata ha portato alcuni dubbi, soprattutto dopo la batosta contro il Palermo. In difesa Mexes ha disputato un’ottima partita, chiudendo bene gli attaccanti argentini: il francese potrebbe ritrovare il campo contro i blucerchiati. Meno convincente l’altro oggetto estraneo Armero, che si è visto poco. A centrocampo non ha deluso Van Ginkel, che dopo lo sfogo contro la società rossonera si è ben disimpegnato, soprattutto in posizione centrale, e anche Essien ha fatto il suo.
E poi l’attacco: Niang, e soprattutto Pazzini, a segno, hanno dato segnali di vita importanti, messaggi che non possono non essere tenuti in conto da Inzaghi considerate le pessime prestazioni di El Shaarawy e Fernando Torres. E viste le attuali condizioni di Honda e Menez, il mister rossonero ha l’opportunità di tentare qualcosa di nuovo.
“Chi ha giocato meno ha dato prova di grande professionalità”, ha dichiarato Pippo. Ma sono bastati questi minuti a convincerlo a cambiare contro la Sampdoria?
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