Amarcord
1958, ‘manita’ a San Siro: Milan-Genoa 1-5!
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9 anni agoon
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Redazione
Non c’è anno di grazia che mandi il Padreterno in terra che, come il Genoa gioca a Milano o a Torino, non si vadano a rivangare le trascorse glorie del Grifone quando passava trionfante su tutti i campi d’Italia contrapponendole al numero di anni attualmente in corso dall’ultima volta che, da quei campi, si è riusciti a tornare vittoriosi.
Così è accaduto anche quest’anno alla vigilia di Milan-Genoa, con tutti, telecronisti e baristi, a rivangare che ormai da ben LVII anni (scritto così fa ancora più effetto) il Grifone non vinceva più da quelle parti. Magari nessuno ricordava quante volte, in questi anni, il segno 2 veniva precluso da una ditata di Baresi che sfondava un occhio al povero Miura, o da un rigore inventato da Luci all’86’ per pareggiare il gol di Skuhravy che resisteva ordinatamente dal 13′. Nossignore. Tutti a ricordare solo che da ben 57 anni, ecc., ecc.
Già! Ma come era andata 57 anni prima? Era andata che il 25.5.1958 a San Siro fu addirittura 5-1 per il Grifone che assestò un colpo micidiale al morale dei rossoneri i quali, quattro giorni dopo, dovevano affrontare il Real Madrid nella finale di Coppa dei Campioni.
Fu una delle grandi giornate, quella, non solo del Grifone, ma anche dello stupefacente Giulio Cesare Abbadie, nonchè di Paolone Barison. Il primo fece impazzire il povero Maldini senior, mandandolo in tilt già al 17′ e al 22′. Poi staccò, come sovente faceva lui, lasciando a Barison di arrotondare sul 3-0 già prima della fine del primo tempo. Ma se per Abbadie poteva bastare, Barison insistette e, dopo il rigore della bandiera assegnato al Milan, compì la tripletta al 79′ e all’81’.
Genoa: Franci, Bruno (il ragazzo nato a 50 metri dal Ferraris), Becattini (l’azzurro che veniva ad allenarsi da Sestri Levante col treno), De Angelis, Leopardo (altro uruguaiano, grande sodale di Abbadie), Frignani, Abbadie, Dalmonte, Robotti, Barison.
Come è finita nell’anno di grazia 14/15? Ma 1-3, no? Così, per un po’, non ce la meneranno più che a San Siro non vinciamo mai…
Piero Campodonico
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