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Interviste

Gianluigi Buffon: riflessioni tra Spalletti, Tudor e futuro bianconero

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Gianluigi Buffon

Il capo delegazione della Nazionale Italiana, Gianluigi Buffon, è tornato a parlare di calcio e, in particolare, della Juventus, nel corso del podcast “Viva el futbol”. Le sue dichiarazioni hanno suscitato grande interesse, soprattutto per le riflessioni legate al recente cambio di guida tecnica e alla stagione bianconera in corso.

Le parole di Gianluigi Buffon

Buffon ha analizzato l’andamento del club torinese, sottolineando alcuni aspetti critici del progetto tecnico:
“Era partita bene, non so quanto convinta del progetto. Vedendo la scelta fatta qualche giorno fa (l’esonero di Tudor) ed il momento in cui è stata fatta, mi fa pensare che non ci fosse tutta questa convinzione inizialmente. Poi sei andato a mettere la toppa migliore che ci fosse: la scelta di Luciano (Spalletti) può garantire al popolo juventino una serie di risultati che tifosi e società stanno attendendo. Mi dispiace solo per una cosa: uno come lui mi sarebbe piaciuto vederlo dall’inizio della stagione, con la preparazione, la scelta di alcuni giocatori. A quel punto la Juve poteva essere competitiva fino alla fine, poi non so se vincendo o meno”.

Parole chiare e dirette, che evidenziano come, secondo Buffon, la Juventus avrebbe potuto esprimere un potenziale ancora maggiore se Spalletti fosse stato scelto fin da subito. L’ex portiere campione del mondo non ha nascosto la sua stima per l’attuale tecnico, considerandolo il profilo ideale per garantire stabilità e risultati concreti.

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Su Igor Turdor

Successivamente, Buffon è tornato a parlare dell’esonero di Igor Tudor. La sua è una riflessione sul rapporto tra allenatore e dirigenza:
“Con lui mi sembra ci sia stato qualche problema di empatia con la dirigenza. Leggendo i giornali sembra sia venuto fuori quello. La verità poi la sa solo chi è dentro. Parlo dell’empatia con i dirigenti. Vedendo le ultime 2-3 interviste che ha fatto… penso a quella dopo il Como. Lì un giornalista che sente questa cosa non può fare la domanda successiva su quello, invece non hanno colto evidentemente. Ho pensato: se fossi giornalista, qui ci sguazzo, invece non hanno colto”.

Gianluigi Buffon mette in luce non solo le difficoltà di comunicazione interne. Allude ad una certa mancanza di sintonia tra il tecnico croato e la società. Inoltre, non manca una velata critica al modo in cui i media hanno gestito alcune interviste, segno della lucidità e dell’esperienza con cui Buffon continua ad osservare il mondo del calcio.

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