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Il dolore dei fratelli Lukaku: “Non possiamo dare pace a papà”

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Il dolore dei fratelli Lukaku

Il dolore dei fratelli Lukaku dopo la morte del papà: tensioni familiari impediscono loro di esaudire l’ultimo desiderio del padre.

Romelu Lukaku e il fratello Jordan hanno denunciato sui social degli aspri contrasti familiari che stanno togliendo la possibilità di riportare la salma in Belgio. E di celebrare il funerale a Bruxelles per dare al padre un ultimo saluto come da suo desiderio. “Messaggio da parte di mio fratello e mia. Come forse saprete, avevamo programmato di celebrare il funerale questo venerdì, ma a causa di alcune decisioni prese a Kinshasa, il funerale si svolgerà lì – si legge sul loro profilo Instagram -.

Nostro padre è morto il 28 settembre e noi, come Fratelli, abbiamo provato di tutto per riportare la sua salma in Europa. Ma ci siamo sentiti come se fossimo stati vittime di estorsione da parte di alcune persone… Se nostro padre fosse qui oggi, non lo accetterebbe. Ci spezza l’anima non poter dare pace a nostro padre. Ma alcune persone non lo volevano. Capiamo ora perché nostro padre ci teneva lontani da molte persone. Dio vi benedica”.

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Il dolore dei fratelli Lukaku: “Non possiamo dare pace a papà”

Il drammatico messaggio dei fratelli Romelu e Jordan Lukaku va ben oltre il calcio. E mette in luce il lato più umano e doloroso della loro vicenda familiare. In un momento che dovrebbe essere dedicato al silenzio, alla preghiera e all’ultimo saluto, i due si trovano invece costretti a gestire una battaglia logorante, fatta di decisioni burocratiche e tensioni personali che impediscono di esaudire la volontà del padre.

Le parole condivise sui social trasmettono un senso profondo di impotenza e amarezza: non c’è rabbia ostentata, ma la triste consapevolezza di trovarsi di fronte a dinamiche che nemmeno la notorietà o il denaro possono risolvere. Il dolore dei Lukaku diventa, così, universale: quello di due figli che cercano solo di dare pace a un genitore, ma che si scontrano con logiche esterne, forse più interessate che affettive.

Al di là del clamore mediatico, resta l’immagine di una famiglia divisa nel momento in cui avrebbe più bisogno di unirsi. Un episodio che ricorda quanto anche dietro i campioni ci siano persone vulnerabili, che vivono il lutto con lo stesso smarrimento e bisogno di giustizia di chiunque altro.

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