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Pallonate

La scommessa di Bobo Vieri

Una tripletta val bene un’auto nuova fiammante!

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La scommessa di Bobo Vieri col Presidente Jesus Jil pareva più la provocazione di uno spaccone, ma Christian sapeva esattamente ciò che faceva e i fatti, pardon i gol, gli diedero ragione…

Estate 1996. Gli Oasis, reduci dal successo planetario di ‘(What’s the story) Morning Glory’, si apprestano ad rientrare in sala di registrazione per il prossimo attesissimo album.

Hosni Mubarak forma un nuovo governo in risposta alle accuse, Mel Gibson si porta a casa due statuette per Bravehaeart e Luciano Moggi, all’epoca Direttore Generale della Juventus, brucia la concorrenza e si assicura, per la modica cifra, si fa per dire, di 6,5 miliardi di vecchie lire, uno dei giovani più promettenti dello Stivale, al secolo Christian Vieri, detto Bobo.

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Il giovanotto parte dietro alla coppia Del Piero-Boksic, ma non gli ci vorrà molto a scalare le gerarchie dell’attacco bianconero.  A suon di gol, e che gol, si conquisterà un posto fisso nell’undici titolare di Marcello Lippi e non uscirà più di squadra.

Solo voci?

L’esplosione di Vieri attira le big europee come il miele le api e in aprile comincia a girar voce di un’offerta monstre da parte dell’Atletico Madrid. Si parla addirittura di un accordo già raggiunto tra Juve e Atletico sulla base di 34 miliardi di lire e 3 netti a stagione al giocatore.

Fiumi di parole

Quale futuro per Bobo? Resterà a Torino? Andrà a Madrid? La stampa italiana si interroga e vuole risposte.

Le chiede ai protagonisti di una telenovela che, tra mezze ammissioni e smentite più o meno convinte, andrà avanti fino al 3 luglio 1997, giorno in cui giunge l’ufficialità di un affare già concluso a suo tempo.

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In mezzo, ‘Fiumi di parole’ per dirla coi Jalisse… ‘Parole, parole, parole’, cantava Mina…

Si va a Madrid!

Si va a Madrid! Qualche tifoso storce il naso, ma è una goccia nell’oceano, perché al suo arrivo nella Capitale spagnola, Christian Vieri trova un’accoglienza da star!

L’istrionico Presidente del club rojiblanco, Jesus Gil, lo ha pagato tanto, convinto che Bobo sia (e così sarà) un terminale offensivo micidiale, il migliore possibile per la squadra che ha in mente il tecnico, Radomir Antic.

Silenzio, parla il campo!

Chi aveva letto di un Vieri guascone e spigliato davanti alle telecamere, a Madrid ne scopre uno profondamente diverso da quello raccontato sui giornali italiani:

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schivo, un po’ imbronciato, silenzioso al punto che lo chiamano ‘El Mudo’. Che sia già scontento all’Atletico?

No, semplicemente ha deciso di parlare attraverso i gol: sarà una logorrea continua e inarrestabile, perché Bobo non smetterà più di segnare!

3 is the magic number!

In quella stagione, l’unica con la maglia biancorossa, Vieri i gol li segna tre alla volta: il 18 ottobre 1997, rifila una tripletta al Saragozza, ma è solo l’antipasto…

La sua fame è insaziabile, ogni pallone che tocca, di testa o di piede, finisce in fondo al sacco. Lui lo sa e alza la posta, parla con Futre, che è un po’ il cocco del Presidente, e attraverso lui lancia il guanto di sfida a Jesus Gil:

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Devi dire al presidente che se segno 3 gol anche in Coppa mi aspetto in regalo una…


La scommessa di Bobo Vieri col Presidente viene interpretata da molti come una spacconata, ma i fatti dimostreranno il contrario…

Scommessa vinta

Passano appena quattro giorni dalla tripla al Saragozza e Bobo ne rifila altri tre al Paok in Coppa Uefa, ma non vuole soltanto vincere la scommessa col Presidente, vuole stravincerla.

Il terzo gol, quello che vale il premio concordato, dev’essere speciale, indimenticabile:

lancio in profondità per Vieri sulla destra, il portiere greco esce con l’intenzione di lasciar sfilare il pallone sul fondo, ma giusto un attimo prima che esca dal campo, il 9 rojiblanco lo arresta sulla linea e calcia in porta di sinistro da un’angolazione impossibile…

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La sfera disegna nel cielo di Madrid una cometa di abbagliante bellezza che va a spegnersi in rete.

Viene giù lo stadio, tutti cantano il suo nome, tutti lo amano, a cominciare da Gil, che è ben felice d’aver perso la scommessa.

La sera stessa, Christian va a cena con Futre, che gli dà il via libera, e il giorno dopo eccolo a riscuotere il premio gentilmente offerto dal Presidente.

Cristo si è fermato a Eboli e il premio è rimasto a Madrid

Se Cristo si è fermato a Eboli, il premio di Vieri è rimasto a Madrid:

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quando lo chiamano per comunicargli che può passare a ritirarlo, Bobo, nel frattempo trasferitosi alla Lazio, decide di rinunciarvi quasi per scusarsi col Presidente Gil, che gli voleva bene e mai avrebbe voluto vederlo partire.

Un gesto d’altri tempi, che chissà quanti altri al posto di Christian avrebbero compiuto…

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