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In zona Cesarini

Quando sembra non esserci più tempo, ecco il guizzo del campione che lascia il segno all’ultimo respiro…

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In zona Cesarini

Quando sembra non esserci più tempo, ecco il guizzo del campione che lascia il segno all’ultimo respiro…

1) Solskjaer 

26 maggio 1999, il Camp Nou di Barcellona fa da cornice all’ultima finale di Champions del millennio.

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All’appuntamento con la storia si presentano Bayern Monaco da una parte e Manchester United dall’altra. 

Non ci sono favoriti, l’equilibrio sulla carta è massimo. Ma l’equilibrio lo spezza dopo appena 5′ Super Mario Basler, che porta in vantaggio i bavaresi su calcio di punizione.

Lo United accusa il colpo e nella ripresa il copione non cambia: inglesi in confusione e Bayern che rischia di dilagare con Scholl e Jancker, entrambi fermati dai legni della porta di Schmeichel.

Il tempo scorre veloce e la clessidra si è quasi svuotata del tutto, restano tre minuti, i tre minuti di recupero che il nostro Collina ha segnalato allo scoccare del 90′.

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E in tre minuti cambia la storia: sugli sviluppi di un corner di Beckham, Giggs riceve palla al limite dell’area e calcia in porta, il tiro del gallese appare innocuo per Kahn, ma sulla traiettoria si trova per caso Sheringham, che da due passi mette dentro.

La coppa torna in gioco quando pareva già assegnata, i tempi supplementari sembrano inevitabili.

Sembrano, perché Beckham va ancora dalla bandierina e scodella in mezzo un pallone che Sheringham di testa allunga verso l’accorrente

Solskjaer, più lesto di tutti a deviarlo in spaccata alle spalle dell’esterrefatto Kahn. Bayern in ginocchio, United campione d’Europa! 

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2) Lucas Moura 

Quando l’Ajax si ritrova avanti 2-0 a Londra dopo aver vinto 1-0 all’andata, la qualificazione alla finale di Champions pare ormai in cassaforte, mentre tutti credono il Tottenham ormai spacciato:

tutti tranne Lucas Moura, che pareggia i conti con una doppietta e a tempo ampiamente scaduto cala il tris che manda gli Spurs al turno successivo!

3) Santana

Alla sua prima apparizione in Champions League, il Malaga sta per scrivere la storia: al minuto numero 89 della gara di ritorno dei

quarti di finale gli spagnoli conducono per 2-1 sul Borussia Dortmund dopo lo 0-0 dell’andata, ma nel breve spazio di 120 secondi Reus e Santana infrangono un sogno che pareva ormai essersi realizzato!

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4) Sergi Roberto 

La vittoria all’ultimo respiro sull’Atalanta ha un sapore particolare per il PSG, che nei minuti di recupero aveva subito la rimonta più cocente della sua storia:

sembrava impossibile per il Barcellona ribaltare lo 0-4 dell’andata a Parigi, specie se al minuto numero 87 della gara di ritorno ai blaugrana servivano ancora 3 gol per compiere il miracolo…

E invece il miracolo accade: doppietta di Neymar tra l’88’ e il 91’, quindi rete-qualificazione di Sergi Roberto all’ultimo pallone scodellato nell’area francese!

5) Müller

La rimonta che la Juve subì all’Allianz Arena di Monaco di Baviera nell’ottavo di ritorno della Champions 2015/16 grida ancora vendetta:

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dopo il 2-2 dell’andata allo Stadium, i bianconeri partono a razzo e assestano due schiaffoni al Bayern gentile omaggio di Pogba e Cuadrado!

I tedeschi sono alle corde, ma invece di assestargli il colpo del definitivo ko, Massimiliano Allegri se la fa sotto e ordina alla squadra di chiudersi a protezione del doppio vantaggio…

I padroni di casa guadagnano metri e comincia un autentico assedio alla porta di Buffon: Lewandowski accorcia le distanze, Müller pareggia i conti all’ultimo assalto e allunga la sfida ai supplementari…

Tra il 107’ e il 110’ Alcantara e l’ex Coman completano l’opera e la Juventus saluta la Coppa!

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