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Serie A

Mancini sul calcio italiano: “In Europa hanno stadi all’avanguardia”

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Mancini e il rimpianto azzurro

L’ex CT della nazionale Mancini nel corso di un’intervista dice la sua sul calcio italiano mettendo in luce le differenze col passato.

Mancini sul calcio italiano

L’allenatore Roberto Mancini ha parlato a Radio Laziale, affrontando vari argomenti a partire dallo stato di salute del calcio italiano:

“Bisogna vedere con che anni paragoniamo, è chiaro che non è più quello che era fino agli anni 2000. Quegli anni lì, dal’80 in poi, sono arrivati grandi campioni. Se si paragona con quegli anni lì, no. Il calcio italiano è questo, sempre stato importante e difficile. Perché c’è stato questo calo? Perché gli altri campionati, come quello inglese, prendono tanti soldi dai diritti tv e possono investire di più. Stadi sempre pieni e nuovi. Questa cosa degli stadi non ci fa onore. In Europa tutti hanno stadi all’avanguardia e noi no, è un peccato. Se probabilmente fossero migliori, si riempirebbero in tutte le città”.

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Come vede questa Lazio?
“La Lazio sta lottando per la Champions, mi sembra abbia fatto un ottimo campionato fino a oggi. E anche questa la bellezza di Roma, il derby deve essere eterno. Sono lì entrambe a giocarsi la Champions. Mi sembra che sia un buon campionato. Baroni? Non poteva fare di più, meglio di così al primo anno. Deve conoscere i giocatori e anche Roma, che non è semplice. Un allenatore nuovo che arriva ha bisogno di tempo, il secondo anno farà molto meglio. Conoscerà meglio tutti. Tutte le squadre lavorano per migliorare anno dopo anno”.

Lo scudetto col City

Ricorda che emozioni ha provato sul gol a tempo quasi scaduto di Aguero che le ha regalato la vittoria del titolo in Premier League?
“È stata una bellissima giornata, però è tipo Inter- Barcellona. Se ci sei dentro devi arrivare vivo alla fine. È meglio farli un po’ prima i gol che all’ultimo secondo. Futuro, se torno in pista? Vedremo se arriva qualcosa di nuovo”.

Di Casadei che ne pensa?
“Beh, bravo. Peccato che non sia arrivato alla Lazio”.

E Rovella?
“È molto migliorato in questi anni e penso che possa farlo ancora, è un buon play. Sa fare tutto come centrocampista”.

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Ci racconta se è vero che ha discusso con Immobile in Nazionale?
“Mai bisticciato, mai lasciato fuori. Con me ha sempre giocato, magari non tutte ma la maggior parte delle volte si anche perché avevamo lui e Belotti. È stato anche uno che ha fatto più gol. Non è semplice farli in Nazionale, il livello è sempre più alto perché incontri squadre con giocatori forti”.

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