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Un Mondiale da fenomeni e poi?

Un mese di grazia e dopo l’oblio: è accaduto a gente come James Rodriguez e Aleksandr Golovin, passati dalle luci della ribalta al buio pesto dell’anonimato…

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Un Mondiale da fenomeni e poi?

Un mese di grazia e dopo l’oblio: è accaduto a gente come James Rodriguez e Aleksandr Golovin, passati dalle luci della ribalta al buio pesto dell’anonimato…

1) Ivan Perisic

Filava come un treno sulla fascia Ivan Perisic con la maglia della Croazia ai Mondiali 2018, trascinando i compagni con gol, assist e giocate pregevoli sino alla finale di Mosca, persa con la Francia…

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Ma il suo problema, si sa, è sempre stato quella discontinuità figlia di un carattere svogliato: così, il Freccia Rossa ammirato sui campi di Russia si è ridotto a una vecchia locomotiva a vapore, che oggi sbuffa sulla panchina del Tottenham!

2) Aleksandr Golovin

Il nuovo fenomeno messo in vetrina dalla Russia nel Mondiale casalingo pareva destinato ad un radioso futuro:

le sue gesta avevano attirato su di lui le mire delle big europee, Juventus in testa, ma più lesto di tutti a muoversi su Aleksandr Golovin era stato il Monaco:

peccato che i 30 milioni di euro sborsati dal club del Principato non siano stati ripagati dalle prestazioni del ragazzo, finito con pieno merito nel lunghissimo elenco delle meteore del calcio…

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3) Harry Maguire

Esploso nel Leicester di Ranieri, Harry Maguire si merita la convocazione per i Mondiali 2018 e ripaga la fiducia del

commissario tecnico Southgate, disputando un eccellente torneo e trovando anche il suo primo gol con la maglia della Nazionale inglese:

il roccioso difensore delle Foxes diviene un autentico eroe in Patria, al punto che qualcuno vorrebbe addirittura il suo volto sulla banconota da 5 sterline…

Di pounds ne sborsa molti di più il Manchester United per assicurarsi le sue prestazioni, ma la cifra monstre di 87 milioni di euro si rivelerà un investimento decisamente azzardato!

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4) James Rodriguez

Tifosi, giornalisti e addetti ai lavori si stropicciano gli occhi di fronte alle magie di James Rodriguez con la maglia della Colombia ai Mondiali 2014:

l’exploit del numero 10 dei Cafeteros convince Florentino Perez a scucire la bellezza di 80 milioni di euro per strapparlo al Monaco,

ma con la camiseta del Real Madrid il ragazzo, seppur talentuoso, non riuscirà a ripetere le meraviglie mostrate in Brasile e finirà ai margini con l’approdo di Zinedine Zidane sulla panchina merengue…

5) Igor Bjelanov

Stella del Mondiale 1986, Igor Bjelanov grazie all’exploit in Messico con la maglia della Nazionale sovietica conquista a sorpresa

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il Pallone d’Oro davanti ai più quotati Lineker e Butragueno, ma per il resto nulla da segnalare:

una modesta carriera tra Dinamo Kiev, Borussia Monchengladbach e Braunschweig, non esattamente il gotha del calcio!

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