Napoli
De Laurentiis sullo stadio Maradona: “Un cesso”
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1 mese agoon

Il patron del Napoli De Laurentiis sullo stadio Maradona ha detto la sua senza usare mezzi termini: “Un cesso”.
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato senza giri di parole al Football Business Forum organizzato dalla SDA Bocconi. Attaccando duramente le condizioni dello Stadio Maradona e, più in generale, la gestione del calcio italiano.
De Laurentiis sullo stadio Maradona: “Un cesso”
Il patron azzurro ha espresso un giudizio netto: “Lo stadio Maradona è un cesso”. Ha poi messo in evidenza la grande disparità di ricavi tra il Napoli e i top club europei, a fronte di costi simili: “Anche il PSG gioca in uno stadio non di sua proprietà. Ma pagando la stessa cifra che il Napoli paga al Comune di Napoli, loro hanno uno stadio che fattura 100 milioni l’anno. Gli altri come Milan e Inter incassano magari 14 milioni in una serata di Champions, io in quel cesso di stadio al massimo 3 milioni. E poi dovrei comprare calciatori da 50-60 milioni per competere con loro?”.
De Laurentiis ha ricordato come le criticità dello stadio risalgano ai lavori per Italia ‘90, quando, secondo lui, “hanno fatto un disastro totale, hanno solo rubato soldi. E io non c’ero. Ora, io dovrei rinnovare il mio stadio mentre gioco avendo un impatto economico importante?”.
L’attacco politico e il futuro della Serie A
Il problema dei parcheggi e l’attacco alla politica
Il presidente ha poi puntato il dito contro chi ignora le esigenze reali dei tifosi e la modernità del calcio: “Voglio uno stadio anche con tanti parcheggi. Chi dice che si viene con i mezzi dice balle! La gente vuole venire allo stadio con la propria macchina, averla pulita, sicura alla fine della partita. E dobbiamo avere questo stadio dentro la città”.
La sua accusa si è estesa anche al mondo politico: “La politica non sa nulla di calcio e ignora i lidi verso dove il calcio sta andando”. In seguito ha aggiunto una dichiarazione preoccupante, ricordando una conversazione con Saviano: “Ndrangheta, mafia e camorra vogliono appropriarsi dei club”.
Dubbi sul futuro dei campionati nazionali
In chiusura, De Laurentiis ha espresso perplessità sul destino delle competizioni domestiche, lanciando un monito ai vertici del calcio internazionale: “Dobbiamo stare attenti a ridurre il valore dei campionati nazionali (si riferisce al progressivo potenziamento di coppe europee e la nascita di nuove competizioni internazionali, ndr). Cosa facciamo a fare i nuovi stadi se poi le altre squadre (italiane, ndr) non ci sono. Allora facciamo solo un campionato europeo e cambiamo le regole del gioco”.














