Napoli
Aurelione vuole salvare il calcio: ci riuscirà?
Il patron del Napoli parla di politica pallonara e delle ambizioni della sua squadra…
Published
4 mesi agoon

Aurelione De Laurentiis è uno che non le manda a dire… Con la sua consueta schiettezza denuncia i mali del nostro calcio e si dice pronto a curarli…
Il patron del Napoli non si limita a parlare di politica pallonata, ma accende l’entusiasmo dei suoi tifosi, promettendo una stagione indimenticabile!
Aurelione non le manda a dire!
Non ha freni Aurelione De Laurentiis, che dal palco del “Giffoni Film Festival parla del progetto del Napoli… La squadra si è rinforzata a ulteriormente con gli arrivi di Noa Lang e Lorenzo Lucca.
“Saremo competitivi ai massimi livelli – dice il presidente De Laurentiis – ma il problema del Napoli è che siamo immersi in un sistema fallimentare.
Bisogna prendere delle decisioni, altrimenti tra due o tre anni il calcio scompare. Rischiamo di usurare la salute dei calciatori, o si interviene o il movimento fallisce. Questo sta diventando un mantenimento di poltrone a oltranza”.
Il messaggio del presidente De Laurentiis è chiaro e il modello di riferimento del numero uno del Napoli è la NBA:
“Bisogna muovere il c*** e fare cambiamenti. Negli Stati Uniti una decina di anni fa il basket stava perdendo soldi, le squadre hanno deciso di sospendere il campionato per sei mesi e hanno fatto cambiamenti”.
L’attacco frontale è alla politica sportiva, incapace di comprendere lo stato di salute economico del calcio italiano:
“Abbiamo una Serie B fallimentare, una Serie A che non riesce a ridursi, i costi sono alle stelle come per le squadre femminili.
Chi sta dietro al calcio a livello istituzionali sembra faccia la guerra al calcio pur di non farlo progredire e crescere.
I politici pensano che noi siamo miliardari, quando in realtà il 90% dei club è pieno di debiti.
Qui da noi abbiamo un problema dal 2001 con la Bossi-Fini, ci viene impedito di avere un numero più alto di extracomunitari a differenza di altri Paesi.
Poi si lamentano che giocano i 37enni. È normale che la nazionale sia in difficoltà. ”.












