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Simbolo o addio? Berardi al bivio

La maglia neroverde per lui è ormai una seconda pelle, ma a trent’anni passati, potrebbe prevalere l’ambizione di provare una nuova esperienza…

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Simbolo o addio?

Simbolo o addio? Domenico Berardi si trova a un bivio: tra i protagonisti dell’immediato ritorno del Sassuolo in Serie A, il numero 10 deve ora decidere il suo futuro…

La maglia neroverde per lui è ormai una seconda pelle, ma a trent’anni passati, potrebbe prevalere l’ambizione legittima di provare un’esperienza in una big…

Certo, non sarà una scelta facile per Mimmo, che in Emilia è diventato uomo e si è affermato come calciatore, conquistando anche la Nazionale!

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Nel caso decidesse di cambiare aria, quale potrebbe essere la sua prossima destinazione? La Juventus lo segue da sempre con interesse, ma anche l’Inter sarebbe pronta ad accoglierlo per sostituire il sicuro partente Correa…

L’investitura di Carnevali: “È il nostro simbolo”

Del futuro di Berardi ha parlato l’Amministratore Delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, annunciando la volontà del club di trattenerlo per farne un simbolo:

Spero la bandiera di Berardi sventoli ancora per tanto tempo. Si parla sempre meno delle bandiere perché ne sono rimaste poche, lui lo è. 

La nostra volontà è sempre stata quella di continuare. Per il rapporto straordinario che abbiamo, ci siederemo a ragionare con lui per capire quali possibilità ci sono”.

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Grosso fondamentale

Non solo Berardi, Carnevali elogia anche Mister Grosso, simbolo della promozione del Sassuolo in Serie A:

Se penso a come abbiamo ricominciato dopo la retrocessione, scegliendo la prima pedina fondamentale, l’allenatore, mi viene da pensare che qui c’è una grande forza societaria.

La proprietà lascia lavorare. Non ho mai pensato al cambio allenatore, è stato determinante come tutte le persone di questa società”.

L’Ad neroverde non nasconde la propria soddisfazione per l’immediato ritorno nella massima categoria… Un risultato eccezionale, ottenuto con caparbietà e grazie a una lungimirante programmazione:

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Quando il Mantova ha pareggiato eravamo davanti alla tv a gioire per il risultato. È stato il primo di tanti momenti di gioia e felicità, ma già il giorno dopo eravamo concentrati sul lavoro.

È stata un’annata in cui sapevamo quali difficoltà avremmo dovuto affrontare. È iniziata in maniera complessa, ma siamo rimasti consapevoli dell’obiettivo di riportare la società in Serie A.

Ci siamo riusciti con cinque giornate d’anticipo rispetto alla fine del campionato, quindi con umiltà e mantenendo i piedi per terra sappiamo di aver ottenuto qualcosa di grande”.

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